Micky e Sandra da ieri «spose» in bianco e blu

di Marica Viganò

Il momento più emozionante è stato lo scambio delle fedi. «La frase non è prevista dal rito, ma noi abbiamo chiesto che fosse inserita. E quando è stato detto "Ora potete scambiarvi gli anelli", ci siamo commosse». Sandra Gazzini e Michela Micky Papette da ieri sono ufficialmente riconosciute come coppia. Nella suggestiva cornice di Villa de Mersi è stata celebrata l'unione civile, poi la festa si è spostata al ristorante Prime Rose di Levico, dove le due donne, unite sentimentalmente da sette anni, hanno organizzato il banchetto per ben 150 invitati, fra parenti ed amici. «Il nostro sogno si è finalmente avverato» hanno detto le due spose, da sempre impegnate nella lotta per i diritti delle persone lesbiche e gay. Michela Papette, veneziana d'origine, in passato è stata presidente di Arcilesbica ed ora fa parte del consiglio direttivo di Arcigay. Suo testimone è il presidente di Arcigay Paolo Zanella.

Per lei e per la moglie Sandra la giornata di ieri ha un significato particolare. «Sono felicissima: è il coronamento di un percorso iniziato anni fa. Dopo l'iscrizione al registro delle coppie di fatto finalmente ci siamo sposate», racconta con emozione. La proposta di ufficializzare la loro unione risale ad un anno fa. «Eravamo in ferie in Croazia, dove andiamo sempre perché Sandra è di madrelingua croata. Ci trovavamo su una spiaggia bellissima e lei mi ha detto: "Ti faccio qui la proposta, nella mia terra, nella terra di mia mamma". È stato molto emozionante» ricorda Michela, che lavora come promoter di una ditta di antifortunistica. 

«Ora sono sua moglie - interviene Sandra, mulettista e magazziniere alla Zobele - si è coronato un sogno: volevo che la nostra coppia fosse riconosciuta prima che Michela compisse 50 anni (il prossimo settembre, ndr). Sarei stata pronta ad andare all'estero, ma finalmente la legge è arrivata anche in Italia». 

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