Apre la Roccaforte, in fila per visitare la torre medioevale

La prima apertura del nuovo ristorante la «Roccaforte trentina», avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri, si è trasformata in un evento di carattere culturale di grande richiamo, coinvolgendo decine di persone interessate a visitare, dopo tanti anni di chiusura al pubblico, le suggestive sale interne della torre medioevale del Massarello. Inerpicandosi sulle strette scale interne, e percorrendo i lunghi corridoi, in tantissimi hanno infatti voluto approfittare dell'occasione per curiosare all'interno dell'antica struttura, perfettamente risanata ed adeguata al nuovo uso di esercizio pubblico.

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Così, mentre un quartetto d'archi intratteneva i primi clienti in piazza Garzetti, negli spazi della torre gruppi di persone si muovevano seguendo le indicazioni del personale, in buona parte in costume tradizionale trentino, soffermandosi di continuo per apprezzare gli affreschi cinquecenteschi visibili sui muri in pietra.

La torre, per lungo tempo occupata dagli uffici del vecchio Museo della scienza tridentino, è il risultato di una stratificazione architettonica iniziata nel medioevo, quando venne edificata per scopi difensivi. Nel corso del Concilio di Trento fu utilizzata come dimora da Angelo Massarelli, un prelato ricordato per il ruolo di segretario generale dell'assemblea ecumenica.

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Il restauro effettuato per permettere l'apertura del ristorante, che si sviluppa su quattro piani e può ospitare fino a 400 persone, ha permesso di valorizzare alcune delle peculiarità della torre, tra cui spicca la splendida sala rinascimentale interamente affrescata. Tra gli obbiettivi dei nuovi proprietari dell'edificio, vi è anche la creazione di una rete di valorizzazione dei palazzi trentini legati alle vicende del Concilio.

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