La ministra Locatelli in visita loda le politiche leghiste in tema di famiglia

«Crediamo che le buone pratiche attuate in Trentino possano essere replicate, e spero di riuscire a portare alcune delle esperienze che mi sono state illustrate dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti, in particolare in tema di valorizzazione della famiglia e politiche contro lo spopolamento delle zone decentrate, anche in altri territori d’Italia». La ministra della famiglia (del governo uscente) Alessandra Locatelli, in visita ufficiale in Trentino, ha espresso parole di apprezzamento per i provvedimenti attuati a livello locale dall’amministrazione a guida leghista.

«Ho avuto modo di approfondire iniziative di incentivo alla natalità e di supporto alla famiglia interessanti, che potrebbero essere spunto per delle politiche nazionali di buon livello», ha aggiunto.
A quanto riferito da Fugatti, alla ministra sono stati presentati gli ultimi provvedimenti intrapresi in tema di abbattimento delle rette degli asili nido, dimezzamento delle rette scolastiche e supporto diretto alla natalità. Prima di ripartire in direzione di Venezia, Locatelli ha visitato la Casa-rifugio per le donne vittime di violenza e il Villaggio del fanciullo Sos di Trento.

Nella seconda parte della mattinata e poi nel pomeriggio la ministra Locatelli ha incontrato alcuni dei principali attori del settore, fra cui l’Agenzia per la Famiglia, e l’Associazione famiglie numerose, l’Apapi, Inps e Anffas.

Nel corso dell’incontro con i coordinatori regionali dell’Associazione famiglie numerose, Luca Defanti e Angelo Castellani, la ministra Locatelli ha raccolto alcune richieste, riassunte anche in un dossier che le è stato consegnato con 26 proposte concrete di sostegno alle famiglie. Su tutte spicca il problema per il Trentino Alto Adige dell’integrazione dei sussidi provinciali e regionali nei redditi familiari, con il conseguente aumento dell’imponibile e riduzione o, in molti casi, azzeramento degli assegni familiari Inps. Un problema che si è evidenziato con l’introduzione in Trentino delle norme del governo nazionale a guida Lega-5 Stelle, quando in Trentino vi erano già misure nello stesso segmento.

Secondo i rappresentanti dell’associazione ciò dipende anche da una normativa poco chiara in materia e da una legge sugli assegni familiari ormai datata. «Il tema deve essere oggetto di un’attenta analisi e riflessione, se c’è un vulnus andrà corretto, chiederemo chiarimenti per rimediare alle incongruenze. Se necessario, agirò anche in Commissione affari sociali per elaborare un eventuale emendamento» ha garantito Locatelli.

Chiaro però che eventuali azioni spetteranno al nuovo ministro ed al nuovo Governo Conte-bis che sta nascendo in queste ore. La Locatelli sarà Ministro solo fino al giuramento del suo successore.

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