Scatto in avanti della Lega: «Fugatti presidente» Elezioni provinciali, inizia l'offensiva

di Luisa Maria Patruno

«La Lega Nord Trentino, con una decisione adottata all’unanimità, ha individuato nella figura dell’onorevole Maurizio Fugatti il nome da proporre agli alleati quale candidato presidente alle elezioni dell’ottobre prossimo». Con un comunicato firmato dal presidente del partito, Alessandro Savoi, ieri la Lega ha rotto gli indugi formalizzando la proposta di candidatura di cui si parla ormai dal 4 marzo, ovvero da quando il centrodestra ha sbancato il banco con la Lega a fare la parte del leone conquistando il 27% dei voti e diventando il primo partito del Trentino.

Insomma, con il nome di Fugatti sul tavolo la Lega si presenta al confronto con le altre forze politiche del centrodestra e con chi vorrà essere della partita per tentare di togliere la guida della Provincia al centrosinistra autonomista.

Aggiunge infatti Savoi: «Si è dato il via libera alle trattative già in corso con le componenti partitiche quali Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia, con l’ulteriore intento di aprire il dialogo alle forze civiche presenti sullo scenario politico trentino, che intendono costruire un’alternativa rispetto alla attuale coalizione di governo».
Insomma, la Lega gioca a carte scoperte sul nome, su cui cercherà la condivisione, ma prima andrà a vedere se riuscirà a catalizzare un’alleanza larga su alcuni punti programmatici principali, raccogliendo positivamente la proposta di Progetto Trentino che ha parlato di «contratto di coalizione».

«Ci sarà un nuovo incontro verso la fine del mese - anticipa Fugatti - tra le forze del centrodestra e le civiche interessate al confronto e parleremo di programma. Penso che invece di presentare un programma di 300 pagine sia meglio concentrarci su 5 massimo 10 punti chiave, chiari e comprensibili».

Proprio ieri Maurizio Fugatti, il presidente Alessandro Savoi e tutta la pattuglia dei parlamentari leghisti, erano a Vinitaly tra gli stand del Trentino e hanno incontrato anche il presidente del Veneto, Luca Zaia, considerato da Fugatti & C. un modello di governo locale targato Lega.
Ora resta da capire se e quando il «centrodestra autonomista», come ormai si fa chiamare, riuscirà a chiudere l’accordo con le liste civiche - e con quante - oltre che sul nome del candidato presidente. Fugatti può contare sul via libera di Fratelli d’Italia, Agire e una sostanziale condivisione anche di Pt che si sta concentrando sul programma.

Apriamo alle civiche che intendono costruire un’alternativa

Forza Italia, invece, prende tempo. Spiega la coordinatrice regionale Michaela Biancofiore: «Non ho nessuna contrarietà sul nome di Fugatti e la Lega ha fatto bene a formalizzare la proposta. Sicuramente parte in vantaggio, ma anche Forza Italia ha il suo candidato. Il fatto è che la decisione, come sempre nel centrodestra, sarà presa sul tavolo nazionale tra Salvini e Berlusconi, come è stato per il Friuli, la Liguria o altre Regioni e certo prima si dovrà capire cosa accadrà sulla partita del governo».

«Il centrodestra - sottolinea la deputata di Forza Italia - intanto si deve concentrare sul programma e le finalità alla base di un’alleanza che dovrà essere larga per vincere coinvolgendo le civiche. Il dialogo con le civiche è aperto e anche con Geremia Gios, che ha presentato un manifesto di cui terremo conto. Ma certo - conclude Biancofiore - è chiaro che il nome del candidato presidente non potrà che essere espressione di una forza del centrodestra non potrà essere di una civica se pensiamo che la coalizione alle Politiche in alcuni Comuni ha superato il 50% dei consensi e questo non può non essere considerato».

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