Profughi, Ok alla mozione di maggioranza sull'accoglienza ma senza il voto di Bottamedi

Approvata dal Consiglio provinciale di Trento, riunito in seduta straordinaria, la mozione firmata dai capigruppo della maggioranza sul tema della chiusura del Brennero e dei migranti. Il documento - approvato con 19 sì, due astenuti e 8 no e la non partecipazione al voto di Manuela Bottamedi - impegna la giunta a «sostenere l’accoglimento dei migranti con procedure uniformi nei Paesi europei; a invitare l’Austria a sostituire le barriere con controlli al confine; a coordinare le accoglienze con Bolzano; a ridistribuire i profughi sul territorio nazionale, a velocizzare le richieste di protezione internazionale e a intraprendere iniziative politiche per evitare le chiusure nazionali e a far proseguire l’esperienza dell’Euregio».

Il consiglio ha invece respinto - con 19 no, 7 sì e sempre l’astensione di Bottamedi - le due mozioni presentate dalle minoranze.

Quella di Rodolfo Borga (Civica Trentina) aveva tre obiettivi: chiedere al governo di accelerare i tempi per le richieste di asilo che ora richiedono due anni; fare pressioni sul governo perché vari un decreto per rendere possibili le espulsioni dei richiedenti asilo che delinquono e chiedere a Roma di riprendere i fili di una politica estera incisiva.

Quella di Maurizio Fugatti (Lega Nord) mirava a impegnare la giunta a chiedere al governo di attuare maggiori controlli alle frontiere e pattugliamenti delle coste.

Intanto, il presidente Ugo Rossi propone una task force fra Trentino, Alto Adige e Tirolo con l’obiettivo di anticipare i controlli sui migranti prima del valico del Brennero.

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