Parità di genere nelle liste? No del Consiglio autonomie

L’assemblea del Consiglio delle autonomie del Trentino, che rappresenta Comuni e Comunità di Valle, ha dato parere negativo al disegno di legge regionale che vuole introdurre la parità di genere nelle preferenze in vista delle elezioni comunali di maggio

di Franco Gottardi

L’assemblea del Consiglio delle autonomie del Trentino, che rappresenta Comuni e Comunità di Valle, ha dato parere negativo al disegno di legge regionale che vuole introdurre la parità di genere nelle preferenze in vista delle elezioni comunali di maggio. La proposta, presentata dall’assessore alle pari opportunità Sara Ferrari e firmata dalle altre consigliere, prevede di adeguarsi a quanto già avviene nel resto d’Italia e rendere obbligatorio nel caso si esprimano due preferenze indicare un uomo e una donna, favorendo così una maggiore presenza femminile nei futuri consigli comunali. Sindaci e presidenti di comunità però dopo un acceso dibattito hanno detto no, contestando sia il merito del provvedimento, che secondo molti lederebbe la libertà dell’elettore di scegliere, che il metodo, cioè la presentazione a due mesi dalle elezioni e soprattutto il fatto che i consiglieri provinciali vogliano imporre questa regola ai Comuni ma non a se stessi.
Assente il sindaco di Trento, Andreatta, si sono espressi a favore della proposta Ferrari i primi cittadini dei centri maggiori, Rovereto, Riva del Garda, Pergine, ma alla fine i si sono stati solo 8 contro 13 no e 4 astenuti. Parere contrario dunque, e far passare la proposta in consiglio regionale, il prossimo 10 febbraio, diventa a questo punto un po’ più complicato.

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