Gilet gialli, proteste e scontri con la polizia a Parigi

Dieci persone sono rimaste ferite da questa mattina nella zona attorno agli Champs-Elysees, dove sono in corso scontri fra circa 1.500 gilet gialli che tentano di forzare i blocchi della polizia a protezione degli Champs-Elysees. I fermi sono stati finora 60. Sulla avenue, manifestano pacificamente circa 200 gilet gialli che hanno accettato di farsi perquisire.

Quella di oggi è la terza manifestazione della protesta contro il caro carburante. Già prima delle 9 si sono registrati tafferugli con la polizia, presente massicciamente attorno alla grande avenue, devastata dalla guerriglia sabato scorso. 

Sono 5.000 gli agenti mobilitati nella capitale, gli Champs-Elysees sono chiusi al traffico automobilistico ma aperti ai pedoni. Per la manifestazione non è stata chiesta autorizzazione.


 

Fra 500 e 600 gilet gialli sono radunati attorno agli Champs-Elysees per quella che viene annunciata come la terza manifestazione della protesta contro il caro carburante. Già prima delle 9 si sono registrati tafferugli con la polizia, presente massicciamente attorno alla grande avenue, devastata dalla guerriglia sabato scorso. 
Sono 5.000 gli agenti mobilitati nella capitale, gli Champs-Elysees sono chiusi al traffico automobilistico ma aperti ai pedoni. Per la manifestazione non è stata chiesta autorizzazione.

Gilet gialli, tafferugli a Parigi


Arriva fino al cuore dell'Europa, la rabbia dei gilet gialli, il movimento spontaneo di cittadini nato in Francia per contrastare l'aumento delle accise sulla benzina diesel voluto dal presidente Emmanuel Macron e in difesa del potere d'acquisto. Dopo gli scontri di sabato a Parigi e alla vigilia di una nuova giornata di proteste, domani sugli Champs-Elysèes, la tensione infiamma Bruxelles, nel quadrante di Arts-Loi, a due passi dalle istituzioni europee, con un bilancio provvisorio di 74 fermi, tra cui almeno 3 arresti. Uno è sospettato di detenzione illegale di armi, un altro di danni intenzionali ed un altro di detenzione di stupefacenti.   

Nel corso dei tafferugli era stato fermato per una trentina di minuti un giornalista francese, poi rilasciato. Aperto un fascicolo contro ignoti per incendio doloso dopo che due veicoli appartenenti alle forze dell'ordine sono stati incendiati.   

"Tutto il mio sostegno alle forze dell'ordine che garantiscono la nostra sicurezza e le nostre libertà", ha scritto in un tweet il premier belga Charles Michel, garantendo che non ci sarà "impunità per le violenze inaccettabili a Bruxelles. I ladri e i saccheggiatori dovranno essere puniti".   

La protesta dei gilet gialli è degenerata nel primo pomeriggio, forze dell'ordine hanno usato lacrimogeni e idranti per disperdere i manifestanti - tra le 200 e le 300 persone - a ridosso del perimetro delle istituzioni federali dove è vietato ogni tipo di corteo, anche se una cinquantina di essi sono riusciti a spingersi fino al quartier generale della Commissione europea. La portavoce della polizia Ilse Van de keere ha spiegato che la sicurezza ha risposto ai manifestanti che lanciavano petardi e pietre contro di loro. Di altro parere i partecipanti: "È la polizia che ha iniziato", ha detto un dimostrante.   

Intanto, in Francia, si tramuta in fiasco l'incontro a Parigi tra il premier Edouard Philippe e una delegazione di gilets-jaunes, alla vigilia del blindatissimo 'terzo attò della mobilitazione domani sui Campi Elisi. Solo due dei sei 'portavocè attesi hanno partecipato all'incontro nella sede del governo. Uno di loro, Jason Herbert, ha abbandonato Matignon perchè non è stata accettata la richiesta di trasmettere la diretta streaming. "La porta del governo resta aperta", ha detto il premier al termine della riunione con l'unico rappresentante dei gilets-jaunes rimasto dentro, mentre su Change.org supera un milione di firme la petizione 'Pour une baisse des prix du carburant à la pompè lanciata dalla casacca gialla Priscilla Ludosky.   

Il ministro dell'Interno Christophe Castaner ha confermato che domani gli Champs-Elysèes saranno chiusi al traffico, ma "aperti ai pedoni" con "controlli" all'ingresso. Questa mattina, l'assessore alla sicurezza, Colombe Brossel, ha detto che i danni dovuti agli incidenti lo scorso fine settimana sull'avenue parigina ammontano a "oltre un milione di euro". Tensioni oggi anche nell'isola francese di La Rèunion: la ministra Annick Girardin è stata portata via dalla security dinanzi a una folla di gilets-jaunes che l'hanno accolta al grido di 'Macron dèmission!'. A solidarizzare con il movimento anche i tanti studenti francesi oggi in sciopero contro la riforma dell'Istruzione.

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