Mezz'ora di terrore. Follia criminale a Parigi

Il terrore assedia Parigi (le foto), colpisce 6 volte in 33 minuti lasciando a terra 129 morti fra chi stava bevendo una birra, ragazzi che ascoltavano una band di metal rock, passanti attorno a uno stadio.

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Un attacco di terroristi kamikaze, senza precedenti in Francia, e un bilancio destinato ad aumentare visti i 352 feriti di cui 99 molto gravi. Sette terroristi sono morti, sei sono riusciti ad azionare la loro cintura esplosiva e a farsi saltare come sognano i «martiri» della jihad, gridando «Allah è grande». Uno - all'interno del teatro della carneficina, il «Bataclan» - non ha fatto a tempo ed è stato eliminato dalle teste di cuoio.

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Resta però aperto il fronte delle indagini su eventuali terroristi sopravvissuti che potrebbero tornare a colpire nelle prossime ore. Il procuratore Francois Molins ha spiegato che in azione a Parigi e Saint-Denis (zona Stade de France) c'erano «tre squadre», tre commando. Un'auto, una Seat Leon, ne ha portati alcuni davanti a quattro ristoranti (erano le 21.30 di venerdì) dove c'erano moltissime persone a mangiare o a bere un bicchiere. Sono scesi e hanno fatto fuoco. «Tutti avevano dei kalashnikov», ha precisato Molins. A dare il via all'impressionante sequenza di azioni omicide è stato alle 21.20 un kamikaze che si è fatto esplodere nella strada che corre lungo lo Stade de France, dove a inizio estate si dovrebbero giocare diverse partite degli Europei 2016. Il kamikaze si è fatto saltare all'altezza della porta B. Un'esplosione impressionante, rafforzata da perossido di idrogeno con chiodi e bulloni, che ha ucciso all'istante il killer e un malcapitato passante.

Ma il piano era, se possibile, peggiore. L'attentatore aveva infatti un biglietto d'ingresso, ma è stato fermato ai cancelli dello stadio dopo che gli addetti ai controlli hanno scoperto che indossava dell'esplosivo. Allora si è fatto esplodere mentre tentava la fuga. All'interno dello stadio, tutti hanno capito che non si trattava dei soliti petardi. Ma la partita - a parte il presidente Francois Hollande immediatamente evacuato e riportato all'Eliseo - andava avanti. Pochi minuti dopo la Seat della morte si ferma davanti a due ristoranti del XII arrondissement, i killer scendono e sparano all'impazzata contro gli avventori del Carillon e Petit Cambodge, uccidendo 15 persone e ferendone gravemente 10. Un minuto dopo, seconda esplosione allo stadio, porta H, muore il kamikaze. Poi, 5 morti alla Bonne Biere, seconda tappa della Seat nera. Pochi minuti e altri 19 innocenti muoiono nella terza tappa del tour del terrore.

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In un locale di boulevard Voltaire, lo stesso del Bataclan, un terrorista si siede al tavolo, ordina da bere e si fa saltare. Si salva, miracolosamente, la cameriera che aveva raccolto l'ordinazione. Intanto, un commando di 4 terroristi sbarca da una seconda auto, una Polo, davanti al Bataclan dove si esibisce il gruppo californiano Eagles of Death Metal, che suona da mezz'ora, minaccia i vigili, fa irruzione nel locale e spara all'impazzata sulla folla. Che all'inizio pensa a effetti speciali. Dura tre ore la presa di ostaggi, con scene di terrore e disperazione e - alla fine - 89 morti. Il Bataclan, che appartiene a proprietari ebrei e ospita conferenze e manifestazioni di organizzazioni ebraiche, era da tempo nel mirino di terroristi, mentre la stampa israeliana ha ricordato che il gruppo rock Eagles of Death ha portato a termine l'anno scorso una tournèe in Israele nonostante diversi appelli che invocavano il boicottaggio nei loro confronti.

Chi è uscito ieri mattina presto nelle strade di Parigi si è trovato in un silenzio spettrale, solo ogni tanto interrotto dalle sirene di polizia e ambulanze. Un falso allarme a metà giornata, petardi esplosi in una festa di matrimonio, poi voci di un inseguimento a un'auto nera con quattro uomini armati a bordo, senza seguito.

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