Musulmano linciato in India per aver mangiato carne di mucca

Il premier indiano Narendra Modi ha definito come «infelice» il linciaggio di un musulmano accusato di aver mangiato carne di mucca avvenuto a fine settembre in Uttar Pradesh per mano di estremisti indù che si oppongono alla macellazione dei bovini considerati sacri per la religione induista.

In un’intervista a un quotidiano bengalese, il leader della destra ha detto che l’incidente di Dadri (in cui è morto Mohammad Ikhlaq) e la cancellazione di un concerto di un famoso cantante pachistano a Mumbai sono episodi «infelici e indesiderabili» aggiungendo che «il suo governo non ha nulla a che vedere con essi». Ha accusato le forze dell’opposizione di fomentare le tensioni tra le minoranze per avere il loro voto

È stato il primo commento diretto del primo ministro sulla scioccante uccisione del musulmano che ha scatenato le proteste di diverse personalità della cultura (tra cui anche Salman Rushdie) preoccupate per il degrado del pluralismo. Finora una trentina di scrittori hanno restituito i premi ricevuti da una prestigiosa accademia letteraria. Il leader del Bharatiya Janata Party (Bjp), a cui sono affiliati i movimenti dell’estrema destra come lo Shiv Sena, era stato criticato per il suo silenzio sui recenti episodi di violenza.

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