Spazio: frammenti del cargo russo il 9 maggio sulla Terra

Alcune strutture del cargo russo Progress potrebbero resistere all’impatto con l’atmosfera, al momento previsto ancora intorno a sabato 9 maggio. Per ora è impossibile prevedere in quale punto della Terra potrebbero cadere. È quanto emerge dalle stime più recenti fatte a livello internazionale, ha detto Alessandro Rossi dell’Istituto di Fisica applicata del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ifac-Cnr) di Firenze e membro del Coordinamento internazionale per il monitoraggio dei detriti spaziali (Iadc).

Secondo le analisi condotte in questi giorni a livello internazionale, prosegue l’esperto, potrebbero sopravvivere all’impatto ed arrivare a Terra sia i serbatoi sferici del veicolo, sia l’anello che fa parte della struttura che permette al Progress di agganciarsi alla Stazione Spaziale.

Lungo oltre 7 metri e con il diametro di 2,7, il cargo Progress pesa circa 7 tonnellate ed era stato lanciato il 28 aprile dalla base russa di Baikonur, nel Kazakhstan. Subito dopo il lancio si sono verificati problemi che hanno reso impossibile riprendere il controllo della navetta, che ha cominciato a precipitare verso la Terra girando su se stessa. Secondo le stime più recenti, adesso si trova su un’orbita ellittica il cui punto più distante dalla Terra è a 223 chilometri e il più vicino a 174.

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