Brennero, divieto di transito dei Tir nei festivi austriaci

In previsione dell'esodo pasquale, l'Autostrada del Brennero segnala traffico intenso in carreggiata sud nella giornata di venerdì, mentre le autorità austriache hanno introdotto nuovi divieti di circolazione per i mezzi pesanti per le giornate 19 aprile, 1 maggio, 30 maggio, 10 giugno e 20 giugno. Si tratta di festivi e giornate 'ponte' in Austria. Il Commissariato del Governo di Bolzano, di conseguenza, ha decretato a sua volta il divieto di circolazione tra Vipiteno e il Brennero in direzione nord in concomitanza con le restrizioni decise oltre confine, per non congestionare inutilmente quel tratto di autostrada.
Autostrada del Brennero suggerisce agli utenti di consultare le previsioni del traffico sul sito di A22, o di chiamare il Centro Assistenza Utenti, prima di mettersi in viaggio.


LE CAMERE DI COMMERCIO: «NO AI DIVIETI»

La Camera di commercio di Trento, assieme a quelle di Bolzano, e delle principali città di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, chiede alla politica provinciale, al Ministero dei trasporti e all’Unione europea di intervenire per contrastare le misure di contrasto al traffico pesante annunciate dal Tirolo. La notizia è stata resa nota nella mattina di ieri dal presidente dell’associazione imprenditoriale locale Giovanni Bort, intervenuto a seguito della presentazione della prima bozza del documento di studio approntato da un tavolo di lavoro specifico in materia di traffico attraverso il corridoio del Brennero. L’appello a intervenire per proteggere il libero scambio di merci tra le frontiere comunitarie arriva dopo la decisione del Land austriaco di introdurre dei divieti specifici per contrastare sia il transito di mezzi pesanti (attraverso limitazioni a categorie di veicoli, compresi quelli che rispetto gli standard Euro 6), sia lo scambio di alcune tipologie di merci, tra cui parte del prodotto manifatturiero italiano e tedesco.

Secondo l’approfondimento effettuato dal sistema camerale interregionale, l’obiettivo di Innsbruck, celato dietro a dichiarazioni di impatto ambientale, sarebbe quello di disincentivare i transiti tra Italia e Germania, mentre per import e export austriaco sono previste delle deroghe. Per tale ragione, oltre all’interessamento della politica italiana, le Camere di commercio chiedono anche l’intervento dell’Unione europea, per garantire il rispetto delle direttive di libero di scambio.
«Il valico del Brennero - ha spiegato Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti e responsabile dell’approfondimento di merito - è la porta d’accesso e di uscita dal nostro Paese, un valico di importanza strategica fondamentale, che interessa tutta la nazione. Le politiche austriache, oltre ad essere chiaramente discriminatorie, perché interessano principalmente gli autotrasportatori italiani e tedeschi, rappresentano un possibile danno al nostro intero comparto manifatturiero, che si basa sul trasporto su gomma dato che l’asse ferroviario è attualmente saturo».

I provvedimenti maggiormente temuti dagli imprenditori italiani e tedeschi riguardano non tanto quelli già in vigore (i divieti gli Euro 0-3 e per le merci quali rifiuti, inerti o pietre), ma quelli che dovrebbero entrare in vigore con l’1 agosto e il 1 ottobre 2019. Tra gli altri, si parla di divieti settoriali per macchinari e apparecchiare, che rappresentano il 43% del valore complessivo delle merci trasportate su gomma lungo la tratta, e i prodotti chimici e plastici (al 29%), oltre a interdizioni notturne (estese agli Euro 6 per le marci deperibili), nel fine settimana, lungo le strade ordinarie. Nell’insieme, l’interscambio tra Italia e Germania dei prodotti interessati dal divieto settoriale ammonta complessivamente a poco meno di 47miliardi di euro.
«Seguiamo il problema da vicino - ha concluso Bort - confrontandoci anche con la Camera di commercio di Monaco di Baviera, parimenti preoccupata per le misure del governo tirolese. Ci aspettiamo che la politica giochi il suo ruolo per difendere l’economia italiana e gli scambi comunitari».

 

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