Burli si dimette da socio coop in polemica con Mattarei

«Le dichiarazioni di Marina Mattarei non mi rappresentano: mi autosospendo da socio di due cooperative». Dura presa di posizione di Paolo Burli, sindacalista della Cgil, all’intervista rilasciata al nostro giornale dalla presidente della Federazione trentina delle cooperative.

«Come può non riconoscere che l’accoglienza, l’aiuto e il sostegno ai più deboli, tutti i più deboli senza “manichee distinzioni”, siano elementi indispensabili per costruire una società trentina più giusta, più sana, più sicura per tutti? Una società che abbia a riferimento i valori per cui sono nate e spero operino le “sue” cooperative ( e non mi riferisco solo a quelle sociali)?». Le domande sono contenute in una lettera aperta alla presidente di Federcoop Mattarei.

«Come molti trentini che credono nella cooperazione quale strumento fondamentale per lo sviluppo e il benessere delle nostre comunità - spiega Burli - anch’io qualche tempo fa avevo scelto di dare il mio contributo volontario come amministratore e presidente di alcune realtà cooperative e sono ancora socio di due. Per questo impegno, qualche anno fa, mi è stato assegnato un piccolo riconoscimento simbolico: una targa con scritto “con sincera riconoscenza per il prezioso servizio reso alla collettività”. Mi riconosco da sempre nei valori di solidarietà, mutualità e attenzione agli altri che contraddistinguono (o dovrebbero contraddistinguere) il vivere cooperativo e, vorrei sperare, i cooperatori».

«Per queste ragioni - conclude - ritengo che le sue dichiarazioni non mi rappresentino in qualità di cooperatore, socio ed ex amministratore. Pertanto, con profondo rincrescimento, Le restituisco la targa che ho ricevuto e mi auto-sospendo da socio delle “mie” due cooperative non esercitandone più i diritti e doveri statutari».

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