Il colpo con la mola a disco Bottino da 50mila euro

di Marica Viganò

Non erano «semplici» ladri quelli che hanno colpito nei giorni scorsi in via Cervara: erano «professionisti» del furto, ben organizzati e molto probabilmente a conoscenza che nella casa c’era una cassaforte. Non si spiegherebbe altrimenti il motivo per cui, assieme ai classici arnesi da scasso con cui hanno aperto gli infissi, avevano portato anche una mola a disco. Nella cassaforte hanno trovato gioielli, orologi e macchine fotografiche per un valore attorno ai 50mila euro.

Il furto è stato organizzato nei minimi particolari. Basti pensare che i ladri sono entrati in azione in piena emergenza maltempo, nei giorni in cui imperversavano anche in città pioggia e vento. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, sarebbero riusciti ad entrare nell’appartamento, che si trova al piano rialzato, forzando gli infissi. Un vetro è stato infranto, ma è probabile che il fragore - della finestra rotta prima e della mola a disco poi - sia stato coperto dal rumore della pioggia battente. Era tardo pomeriggio, il cielo scuro e le luci spente all’interno della casa sono state il primo segnale di via libera per il colpo: i ladri sapevano che all’interno non c’era nessuno. Hanno messo le mani ovunque per poi concentrarsi sulla cassaforte; lavorando con la mola a disco, sono riusciti ad aprirla e a portare via tutto ciò che era contenuto.

Per il proprietario, un imprenditore, il rientro a casa è stato uno shock. Immediato l’allarme alle forze dell’ordine. Ma l’abitazione dell’uomo non è stata la sola ad essere stata svaligiata in quelle ore di forti piogge. I ladri, forse gli stessi che hanno colpito in via Cervara, si sono spostati nella vicina via Spalliera e hanno preso di mira un appartamento al secondo piano di una signorile palazzina. Probabilmente era l’unica abitazione in cui non c’erano le luci accese. I ladri si sono arrampicati fino al terrazzo e hanno sfondato una portafinestra, per poi infilarsi nell’abitazione. Dopo aver messo tutto a soqquadro, sono riusciti a trovare il punto in cui erano stati nascosti alcuni gioielli. Preso l’oro, sono fuggiti via.  

Con le giornate che si accorciano e con l’arrivo nelle prossime settimane di migliaia di persone attirate dal Mercatino di Natale, carabinieri e polizia alzano il livello di allerta. Se nei mesi caldi i «topi di appartamento» approfittano delle finestre lasciate aperte, in autunno ad attirare l’attenzione dei malintenzionati sono gli appartamenti con le luci spente, segno che all’interno non c’è nessuno. Basta un timer del costo di pochi euro, come suggeriscono le forze dell’ordine, per programmare l’accensione e lo spegnimento delle luci anche se si è assenti. Anche una radio lasciata accesa, simulando la presenza di persone, può fare da deterrente. Nel periodo natalizio, inoltre, i malintenzionati si mischiano facilmente tra la folla di turisti.

Aumenteranno i controlli delle forze dell’ordine, ma viene chiesto anche ai cittadini di collaborare segnalando la presenza di persone sospette.

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