Calderoli duro «Questo è terrorismo» Bisesti: «Moderiamo i toni. Tutti»

«Ringrazio le forze dell’ordine per essere prontamente intervenute a seguito dell’attentato avvenuto stanotte presso la sede della Lega di Ala. Spero che le forze dell’ordine prendano al più presto i colpevoli e che la magistratura li punisca nei giusti modi». Lo dice Mirko Bisesti, segretario provincia della Lega in Trentino.

«Per fortuna non c’era nessuno all’interno della sede - aggiunge - e non ci sono stati feriti. Da parte della Lega, del futuro presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e da parte mia, l’invito a tutte le forze politiche che partecipano alla competizione di moderare i toni».

«Prima erano scritte spray, odiose ma innocue, poi proiettili e bossoli inviati con lettura, inquietanti ma innocui, poi gli assalti a banchetti e gazebo, questi meno innocui, con militanti finiti anche al pronto soccorso». Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato.

«Adesso - aggiunge - siamo arrivati agli ordigni esplosivi.
Tre in tre mesi, a luglio nella nostra sede trevigiana di Villorba, a settembre in quella di Cremona, questa notte una bona carta che ha devastato la nostra sede ad Ala in Trentino dove oggi è atteso Matteo Salvini. Parliamo di bombe, qualcuno se ne rende conto? Tre bombe in tre mesi. E per fortuna non c’è scappato il morto, non ancora».
«Intanto - prosegue - auspico la massima severità con i responsabili di questi attentati alle nostre sedi perchè chi fa esplodere le bombe non è un oppositore politico ma è un terrorista e come tale va trattato, sbattendolo in galera per molti anni. Serve la galera per i terroristi e la chiusura di quei luoghi, penso ad alcuni centri sociali, che rappresentano il terreno fertile dove crescono la violenza ed il terrorismo».

«Ma serve anche uno stop - conclude - ai tanti cattivi maestri che stanno predicando l’odio nei giovani, negli studenti, che poi vanno in piazza a bruciare i fantocci di Salvini come accaduto ieri a Torino o ad appendere manifesti che inneggiano al ritorno delle BR come accaduto nelle ultime settimane prima a Torino e poi a Milano.
Non sottovalutiamo questi episodi, dobbiamo subito agire per impedire un ritorno del terrorismo, un ritorno degli anni di piombo. Ma intanto fermiamo le bombe, prima che ci scappi il morto».

«Noi non saremo mai dalla parte delle bombe; la nostra condanna per la bomba carta esplosa davanti ad una sede della Lega in Trentino è tanto più forte quanto più forte è la nostra avversione alle idee della Lega».

Così Emanuele Fiano, responsabile sicurezza del Pd.
«Ma la battaglia politica - aggiunge - si fa contrastando le idee che non condividiamo con idee e proposte migliori, sbugiardando le false promesse e i gravi errori, o i danni che si procurano al Paese: mai con la violenza».

«La competizione politica, anche la più aspra, avviene nel campo delle idee e del consenso.
Condanniamo con la massima fermezza l’attentato avvenuto stanotte nella sede della Lega di Ala». Così in una nota Cgil, Cisl e Uil del Trentino.
«Lo condanniamo - aggiungono - così come abbiamo fatto per gli attentati contro l’arrivo dei richiedenti asilo a Soraga e Lavarone e contro un centro di ricerca dell’Università di Trento. Anche la sedi sindacali in questi anni hanno subito danneggiamenti o vere e proprie devastazioni. Chiunque compia questi atti, qualunque sia la finalità, è nemico della democrazia».

 «Un fatto gravissimo»: così il ministro della Pubblica Istruzione, Marco Bussetti, commenta da Trento, ospite del Festival dello Sport, l’esplosione che nella notte ha mandato in frantumi alcuni vetri della sede della Lega ad Ala, in Trentino, dove nel pomeriggio è prevista una tappa del tour elettorale di Matteo Salvini, in vista delle elezioni provinciali del 21 ottobre.

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