Sindaco aggredito in ufficio Un arresto a Roverè della Luna

Chi amministra un comune sa bene che gli imprevisti e le «grane» da affrontare sono all'ordine del giorno. Ma certo ieri mattina, quando il primo cittadino di Roverè della Luna ha raggiunto il municipio per mettersi al lavoro, tutto poteva immaginare fuorché di essere aggredito da un suo cittadino, che lo ha afferrato per il collo, e di finire in ospedale. 
Luca Ferrari, per fortuna, è riuscito a liberarsi e dare l'allarme. Sul posto sono accorsi i carabinieri e per l'aggressore - Luciano Zini, noto imprenditore della zona - è scattato l'arresto per violenza privata e lesioni: ora il geometra 76enne si trova ai domiciliari. A scatenare la folle e violenta reazione di Zini, peraltro, non sarebbe stato nemmeno un provvedimento del Comune, ma il fatto che l'amministrazione faccia parte del comitato dei creditori per una procedura fallimentare che riguarda la sua azienda (ci sarebbero delle tasse e delle imposte da pagare al Comune) e che una istanza sia stata respinta.
L'allarme è scattato ieri mattina presso il municipio di piazza Unità d'Italia. Alle 11 l'imprenditore è salito nell'ufficio del primo cittadino, dopo avere preso regolare appuntamento. Un incontro che peraltro era stato rimandato, perché in un primo momento Zini non era riuscito a presentarsi. 
Ma il sindaco Ferrari era pronto ad incontrarlo e per questo aveva anche accettato di anticipare la data. Come fa quando un cittadino si presenta in municipio, dunque, il giovane sindaco - classe 1982, guida il comune da tre anni dopo avere svolto per cinque l'incarico di assessore - voleva sentire cosa doveva dirgli Zini, con tanto di carta e penna per appuntare eventuali istanze e la massima disponibilità. Che un cittadino possa non essere soddisfatto di qualche scelta dell'amministrazione o che abbia delle richieste o delle segnalazioni da fare può accadere, ma in questo caso Zini avrebbe da subito mostrato un atteggiamento molto aggressivo. «Tu non devi stare qui, sei un incompetente», ha urlato alla volta del sindaco.
Un attacco che non è rimasto sul piano verbale. Zini, superata la scrivania che lo separava da Ferrari, lo ha letteralmente aggredito, afferrandolo per il collo con entrambe le mani. Per fortuna il sindaco è riuscito a mantenere il sangue freddo e, seppure spaventato, ad allontanare l'anziano, chiamare la segretaria e dare l'allarme, telefonando al numero unico di emergenza 112.
La richiesta di aiuto è stata girata ai carabinieri della stazione di Roverè della Luna, che sono accorsi subito sul posto. All'arrivo dei militari Zini era ancora nell'ufficio del sindaco, dove non accennava a calmarsi: già all'ingresso in municipio, infatti, si potevano sentire le grida e gli insulti rivolti al primo cittadino. 
Ferrari è stato quindi accompagnato in pronto soccorso dell'ospedale di Trento per le cure del caso: le conseguenze fisiche dell'aggressione, per fortuna, sono state contenute e la prognosi di guarigione è di tre giorni. Ma si può facilmente immaginare lo shock di chi, all'improvviso, viene aggredito da un residente del proprio comune con tanta violenza.
Una volta medicato in ospedale il primo cittadino è stato accompagnato in tribunale dai carabinieri e qui il sindaco Ferrari ha raccontato al pubblico ministero di turno, Pasquale Profiti, quello che era successo. Al termine degli accertamenti per Zini, che era stato fermato dai carabinieri, è scattato l'arresto e il magistrato ha disposto la custodia cautelare domiciliare del 76enne, subito eseguita dai militari di Roverè della Luna. 
Resta lo sconcerto per quanto accaduto: «Non mi aspettavo di certo che potesse accadere una cosa del genere - commenta a caldo Ferrari - Le porte del comune sono sempre aperte, ma non per chi insulta o ha comportamenti irrispettosi».

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