Il viaggiatore non vuole pagare il biglietto? Anche la corriera adesso si può fermare

Anche gli autisti delle corriere che fanno servizio sulle linee extraurbane di Trentino Trasporti potranno fermare il mezzo e rifiutarsi di riprendere la marcia nel caso si trovassero di fronte a un viaggiatore che si dovesse rifiutare di pagare il biglietto.

Lo stesso atteggiamento raccomandato agli autisti degli autobus di linea, che con la nuova regola dell’entrata dalla porta anteriore e la possibilità di vendere i biglietti a bordo hanno avuto indicazioni in tal senso, in modo da fare pressione sui portoghesi affinché scendano dal mezzo o paghino il dovuto, viene ora raccomandato ai loro colleghi dell’extraurbano con una nota inviata dal Servizio trasporti della Provincia il 10 aprile scorso alla società, che l’ha poi girata ai dipendenti.

Fino a quel momento la regola vigente, formalizzata in una disposizione scritta risalente a diversi anni fa, imponeva all’autista che si trovava di fronte un passeggero che si rifiutava di pagare di invitarlo a scendere, a parte i minorenni che non possono essere lasciati per strada, ma nel caso non lo avesse fatto di emettere comunque regolare biglietto fino al capolinea salvo poi annullarlo giunti al capolinea.

«Era una regola probabilmente originata dall’intenzione di non creare difformità di trattamento fiscale tra cittadini a bordo del mezzo e aveva una valenza solo formale» spiega l’assessore Mauro Gilmozzi nella risposta a un’interrogazione in merito presentata da Claudio Civettini, della Civica Trentina. In realtà i casi del genere effettivamente avvenuti si contano sulle dita di una mano, perché contrariamente agli autobus da sempre sulle corriere vige la regola dell’ingresso dalla porta anteriore e i tentativi di non pagare sono più unici che rari.

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