Poste, il palazzo va all'asta Ok dalla Soprintendenza Provincia

di Angelo Conte

Europa Gestioni Immobiliari, società del gruppo Poste proprietaria del palazzo postale di via Calepina, ha deciso di (ri)mettere all'asta l'immobile. La prima volta era avvenuto nel 2006 e il bando, che partiva, per i rilanci, da un valore di 15 milioni di euro, era andato deserto. Alberto Panfilo, il manager che è a capo della società proprietaria dell'immobile, ha già chiesto e ottenuto l'autorizzazione all'asta da parte della Soprintendenza ai beni culturali guidata da Franco Marzatico. Il via libera è però condizionato al rispetto per i futuri proprietari di alcune caratteristiche del palazzo che si trova tra via Calepina e via Santissima Trinità, via Mantova e via Roccabruna. 

Non solo, come ricorda il vicesindaco Paolo Biasioli, gli enti pubblici avranno comunque il diritto alla prelazione se si arriverà a una offerta per la gara. E, soprattutto, chi comprerà dovrà comunque rispettare i paletti urbanistici previsti per il palazzo e la zona in cui si inserisce. «La messa in vendita - assicura Biasioli - potrà riuscire se chi vuole acquistare vedrà delle opportunità di guadagno dalle linee urbanistiche che abbiamo fissato».  

A mettere nero su bianco le prospettive per lo storico immobile di via Calepina, è stata la convenzione firmata da Comune e Provincia l'anno scorso. A fine luglio infatti l'Amministrazione comunale, rappresentata dalla dirigente del servizio Urbanistica Luisella Codolo, e la società Europa Gestioni Immobiliari avevano sottoscritto la convenzione che rendeva operativo l'accordo preliminare pubblico-privato formalizzato a fine 2015. Con la firma della convenzione, Europa Gestione Immobiliari, proprietaria dell'immobile, si impegnava a recuperare e valorizzare l'edificio storico che nei suoi 7.314 metri quadrati di superficie lorda ospiterà funzioni miste: il piano terra, il mezzanino e il primo piano saranno destinati a negozi, bar, ristorante e uffici, mentre la residenza sarà consentita solo al secondo piano e nel sottotetto, il cui sfruttamento (con aumento della superficie utile di circa 800 metri quadrati) necessita della valutazione favorevole della Soprintendenza per i Beni culturali. Nei giorni scorsi è arrivato l'ok all'asta proposta dal gruppo Poste. 

Il recupero del Palazzo delle Poste intende restituire alla città uno spazio polifunzionale di grande valore architettonico che sarà in gran parte aperto al pubblico. La convenzione prevede infatti che venga mantenuto l'ufficio postale (la proprietà si impegna a stipulare con la società Poste un contratto d'affitto di 12 anni) e che 150 metri quadrati del mezzanino siano ceduti al Comune di Trento in comodato gratuito per 12 anni. Infine, l'accordo prevede che i 14 appartamenti abbiano una superficie minima netta di 80 metri quadrati e che per ogni abitazione sia garantito un posto auto nelle vicinanze o nell'interrato dell'edificio.

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