Donna aggredita sull'autobus mentre rincasa dal lavoro

di Marica Viganò

È stata aggredita sull’autobus mentre tornava a casa dal lavoro, alle dieci di sera. Colpita al viso da un uomo in stato di alterazione. Vittima una quarantenne di Gardolo che spesso incrocia l’individuo sui mezzi pubblici, perché pure lui vive nella zona nord del capoluogo.

«È successo mercoledì sera. Ero appena salita sull’autobus 3 a Spini e stavo parlando con l’autista. Alla fermata successiva è arrivato quell’individuo, che ha una certa età ed è spesso ubriaco. Ha iniziato ad insultarmi, dicendo che dovevo lasciare in pace il conducente - racconta la donna - Non aveva motivo di urlare e inveire, ma non era la prima volta che lo faceva. Poi ha alzato il braccio contro di me. Un ragazzo di origine nordafricana è subito intervenuto in mia difesa e lo ringrazio tanto. Ma quell’uomo è riuscito comunque a darmi tre schiaffi, e a colpirmi sul labbro inferiore. Per fortuna dovevo scendere alla fermata dopo. Sono rientrata a casa, spaventata, ho raccontato tutto a mio marito e mi sono messa del ghiaccio sul labbro».

La donna ha anche chiamato i carabinieri per raccontare l’accaduto. Non è andata al pronto soccorso («La lesione al labbro è lieve» spiega), ma il giorno seguente ha presentato denuncia per molestie, disturbo alle persone e percosse. «Sono anche andata alla sede di Trentino Trasporti per spiegare quanto è successo e per segnalare la presenza sugli autobus di quest’uomo. Ho fatto presente che si vede spesso a bordo dei mezzi che portano a Spini e che ha evidenti problemi di comportamento - spiega - Spesso è alterato dall’alcol e insulta e infastidisce le persone e gli autisti. Non è possibile andare avanti così. Sono stata colpita senza aver fatto nulla e ora ho paura. Non ho fatto denuncia per fare un processo e chiedere denaro, ma per segnalare la situazione in modo che qualcuno intervenga. Se questa persona ha problemi di vario tipo, è giusto che vada in giro accompagnata. Si tratta di un uomo conosciuto da molti, perché anche gli autisti ogni tanto lo chiamano per nome per calmarlo, quando esagera. A Trentino Trasporti chiedo un intervento immediato, perché pago un abbonamento annuale per il servizio e vorrei essere tutelata. Non è possibile avere paura quando si prende l’autobus perché c’è il rischio di imbattersi in persone pericolose».

comments powered by Disqus