«Truffa del gas», anziani nel mirino

 Si presentano come rappresentanti di una ditta lombarda che si occupa di sicurezza domestica e propongono kit per il rilevamento del gas. L’azienda di cui parlano in effetti esiste, ma il problema sta nel prezzo del prodotto, decuplicato rispetto al valore effettivo dell’articolo: si chiedono fino a 300 euro per un «pezzo» che ne vale circa 20. Il kit, inoltre, viene sempre offerto a persone anziane che spesso non sono in grado di distinguere una buona offerta da un raggiro. Ecco perché la vendita viene considerata una «truffa».

A Trento in questi ultimi giorni sono arrivate diverse segnalazioni alle forze dell’ordine, da parte di cittadini che raccontano di essere stati avvicinati da venditori porta a porta di rilevatori del gas. Una signora anziana, che però ha rifiutato l’acquisto, ha presentato formale denuncia.

La tecnica di vendita si ripete ed un caso era stato «svelato» dai carabinieri di Borgo Valsugana lo scorso autunno, quando venne identificato e denunciato un 33enne di origine marocchina. L’uomo, in giacca e cravatta e con valigetta professionale, aveva suonato alla porta di una ottantenne, presentandosi come un tecnico. Con modi gentili aveva chiesto alla signora se avesse installato in casa il dispositivo che rileva le fughe di gas. Quando l’anziana confidò che, in effetti, quell’apparecchio non lo aveva mai acquistato, era scattata la trappola: lo sconosciuto, fingendosi seriamente preoccupato per la signora e per la sua sicurezza, era riuscito a farsi aprire la porta ed a spiegare l’importanza di avere in casa un rilevatore di gas. La donna aveva dunque consegnato 300 euro, salvo poi nutrire qualche dubbio sulla bontà dell’acquisto. I carabinieri, subito avvertiti, avevano fermato l’uomo: il 33enne confessò di non essere un tecnico del gas e ammesso che il valore commerciale del prodotto era di 20 euro.

 

comments powered by Disqus