Inchiesta sanità, spunta pure Unifarm Tra gli indagati c'è il dirigente Comoretto

Si vanno delineando i contorni dell’inchiesta sulle presunte gare d’appalto pilotate in Trentino, sulle quali ha puntato i riflettori la magistratura trentina.

E tra i soggetti finiti sotto la lente della procura - anche se è bene dire che in questa fase tutte le accuse sono ancora da dimostrare - è finita pure Unifarm, la società dei farmacisti del Trentino Alto Adige, con l’iscrizione nel registro degli indagati di una dirigente.

L’ipotesi al vaglio dei pm Alessandra Liverani e Carmine Russo, che coordinano le indagini affidate ai carabinieri del Noe di Trento e alla squadra mobile di Trento, è di turbativa d’asta. Quattro, come riportato ieri sull’Adige, i soggetti che risultano per ora indagati. Due sono dipendenti dell’Azienda sanitaria: il primo è Giuseppe Comoretto, già direttore della Tecnostruttura area tecnica dell’Azienda sanitaria e direttore del Servizio Nuovo Polo Ospedaliero del Trentino, mentre l’altro è Domenico Lombardi, già funzionario del Servizio programmazione acquisti e logistica, che avrebbe peraltro una posizione marginale. Entrambi sono stati spostati dal loro incarico e trasferiti in un altro ufficio, una scelta condivisa dagli stessi interessati con l’Azienda sanitaria, che confidano comunque di potere chiarire la loro posizione quanto prima. Dunque, finché il procedimento non sarà concluso, non si occuperanno di forniture sanitarie.

Gli altri due soggetti coinvolti nel filone di indagine trentino sono invece «esterni». Il primo è Angelo Allegretti, l’imprenditore già finito agli arresti domiciliari con altri sei indagati nell’ambito dell’indagine su gare truccate e mazzette che ha interessato l’Alto Adige. La seconda indagata è Fernanda Visentin, direttore tecnico di Unifarm. Evidentemente all’attenzione degli inquirenti sono finite anche gare d’appalto che l’Azienda sanitaria ha affidato alla società che rifornisce le farmacie e fornisce anche servizi. Unifarm, per parte sua, si dice estranea ad ogni contestazione (si veda la nota in basso).

L’attenzione della magistratura sarebbe concentrata su più gare, una in particolare particolarmente ricca. Ma sul tavolo degli investigatori c’è anche l’affidamento diretto per una fornitura di vaccini (il fascicolo relativo alla gara sarebbe stato acquisito presso l’ufficio del funzionario).

I quattro indagati erano stati perquisiti da carabinieri e polizia il 20 gennaio scorso. Ma in quella giornata gli inquirenti si erano recati in ufficio e presso le abitazioni anche di altri soggetti che non sono però indagati, sia esterni che dipendenti dell’Azienda sanitaria. Tra questi c’era anche Claudio Dario, direttore sanitario dell’Azienda sanitaria che, appunto, non è però indagato.
L’indagine sul filone trentino, come detto, non è comunque chiusa e, dunque, anche l’iscrizione dei quattro soggetti nel registro degli indagati non va certo letta come una prognosi di colpevolezza. Non è dunque escluso che, all’esito degli accertamenti, qualche posizione possa finire in archivio.

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