Ristrutturazioni casa: la corsa dei 1.600 Provincia, un boom di 150 milioni di euro

di Francesco Terreri

Mentre governo e Provincia confermano e ampliano i bonus edilizi per il 2018, i trentini rimangono al top per lavori di ristrutturazione della casa.

Le domande di contributo in Provincia per l’anticipazione delle detrazioni Irpef per le ristrutturazioni sono quest’anno 1.600 per un totale di circa 150 milioni di euro di lavori.

Piazza Dante ha messo sul piatto 10 milioni per dieci anni per pagare gli interessi dei mutui bancari che anticipano le detrazioni d’imposta, previste dalle disposizioni statali, per le spese relative agli interventi di recupero edilizio e di riqualificazione energetica.

La misura è confermata per l’anno prossimo, ma ad essa si aggiunge, ed eventualmente si cumula, la nuova agevolazione provinciale per il rifacimento delle facciate dei centri storici.

La Provincia ha messo a bilancio interventi per la casa per oltre 60 milioni. Tra essi, i primi 3 milioni (durante l’anno potrebbero servirne altri) per la proroga dei contributi per l’anticipo delle detrazioni Irpef, che arrivano così al terzo anno.

Nel primo, il 2016, le domande erano state 1.800 per 164 milioni di lavori. Ma ci sono anche 20 milioni per ristrutturare facciate, serramenti, poggioli, cioè l’esterno degli edifici dei centri storici di tutto il Trentino.

«Se chi ristruttura in centro storico accede alla detrazione Irpef, noi prevediamo il 20% di detrazione aggiuntiva - sottolinea l’assessore provinciale all’urbanistica e edilizia Carlo Daldoss - Altrimenti, per chi non ha capienza, è previsto un contributo a fondo perduto del 40%».

In pratica chi ha un edificio in centro storico e realizza sia un «cappotto», intervento di ristrutturazione energetica col 65% di ecobonus fiscale, che la ristrutturazione dell’esterno, accedendo al 20% aggiuntivo di detrazione, avrà una agevolazione complessiva dell’85%.

Per accedere a questo beneficio, tuttavia, sarà introdotto un limite Icef. «Sarà però molto alto - precisa Daldoss - ricomprendendo gran parte dei proprietari. Spesso, specialmente nei piccoli paesi, le case dei centri storici sono divise tra vari proprietari che non si mettono d’accordo per le ristrutturazioni. Pensiamo che il contributo possa essere un incentivo a mettersi d’accordo per fare i lavori».

Anche a livello nazionale, nella discussione in corso sulla legge di Bilancio, il bonus casa si allarga. Se l’intervento di riqualificazione energetica si combina con la ristrutturazione antisismica, la detrazione complessiva sale dal 65 all’80% se l’intervento porta l’edificio a una classe inferiore di rischio sismico, dal 65 all’85% se il guadagno in sicurezza è di due classi.

«In Trentino, che non è zona sismica, quel tipo di interventi è meno diffuso - sostiene Daldoss - Invece l’incentivo al rifacimento delle facciate ha un valore che va al di là dell’aspetto edilizio. Significa rendere il Trentino sempre più attrattivo, un luogo bello, valore aggiunto per il turismo».

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