Casa, sconti fiscali per 145.000 trentini Nel 2016 investimenti per 240 milioni

di Angelo Conte

In Trentino le agevolazioni fiscali sulla casa - da quelle per le ristrutturazioni a quelle per il risanamento energetico - nel 2016 hanno prodotto investimenti per 240 milioni di euro. Ma se si considera il fatto che le detrazioni sono spalmate su dieci anni, gli investimenti considerati nel decennio arrivano a 2,4 miliardi di euro. I dati delle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2016 e relative quindi alle spese del 2015 mostrano come in Trentino i contribuenti siano maggiormente propensi a usare le detrazioni fiscali per gli investimenti nella casa rispetto al resto del Paese.

In particolare, nel 2016 sono stati oltre 104.000 i contribuenti a investire nella ristrutturazione e nel recupero del proprio immobile per una detrazione pari a 93 milioni di euro e una media di quasi 900 euro di «sconto» fiscale per ciascuno dei contribuenti. Una quota che è pari a circa il doppio rispetto alla detrazione di cui hanno beneficiato gli italiani in media nello stesso anno (570 euro). Superiore alla media italiana anche la detrazione per ciascun contribuente che ha presentato richiesta e ottenuto lo sconto fiscale per l'investimento in mobili (310 euro in media per ciascuno dei 12.377 contribuenti) e 870 euro rispetto ai 600 euro medi delle dichiarazioni italiane per quanto riguarda le detraioni per il risanamento energetico degli immobili (cappotti o finestre o altro ancora) per un investimento per il solo 2015 pari a 50 milioni di euro di cui 25 milioni portati in detrazione.

La tendenza del 2016 conferma che i trentini continuano a investire nel recupero edilizio, aiutati dal meccanismo che consente il recupero fiscale attraverso la detrazione di oltre la metà dell'importo complessivo dall'Irpef dovuta. Anche nel 2013 erano stati tanti - 34 milioni all'epoca - gli euro recuperati fiscalmente dai trentini che, secondo Enea, in quel periodo avevano investito oltre 63 milioni di euro nel recupero energetico delle proprie abitazioni nell'anno precedente.

Nelle dichiarazioni 2011 (sul 2010) il valore complessivo degli investimenti era stato superiore ai 116 milioni di euro. In base alle dichiarazioni 2012 (riferite agli investimenti 2011) la cifra era scesa a 80 milioni di euro. In totale, comunque, nel triennio tra 2010 e 2012, l'investimento complessivo dei trentini in attività di recupero energetico degli immobili è stato pari a 260 milioni di euro, mentre la quota portata in detrazione sale tra 2011 e 2013 è salito a oltre 140 milioni di euro.

L'attesa ora è tutta per la finanziaria nazionale che potrebbe confermare i bonus casa, estendendola tra l'altro anche al patrimonio Itea, cioè alle case popolari, e i bonus mobili. In particolare, quest'ultimo, in scadenza a fine anno, è molto atteso dalle imprese e dai commercianti del settore dell'arredamento.

Nella bozza di testo del disegno di legge approvato dal consiglio dei ministri e ora atteso in Parlamento la finanziaria si prepara a restituire un quadro delle agevolazioni fiscali profondamente rinnovato. Risulterebbe infatti prorogato per il 2018 il bonus mobili, la possibilità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi fino a 10 mila euro per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati a immobili ristrutturati.

L'incentivo sarebbe scaduto alla fine di quest'anno, ma nei giorni scorsi il presidente di Federlegno Arredo ha lanciato l'allarme, ricordando come l'eliminazione del bonus mobili causerebbe un calo dei consumi di 1,4 miliardi di euro. Secondo le stime di FederlegnoArredo il bonus mobili ha mosso acquisti per un totale di 4,5 miliardi di euro, interessando circa 280mila contribuenti nel solo 2016. E il bonus ha portato benefici anche allo Stato. Il mancato gettito Irpef dovuto all'incentivo fiscale è stato compensato da un gettito Iva aggiuntivo di 252 milioni nel 2016.

Intanto per il rinnovato bonus casa, il valore massimo potenziale delle detrazioni fiscali che potranno essere richieste dai beneficiari nell'arco dei prossimi dieci anni sarebbe pari a 2,1 miliardi di euro secondo la bozza del ddl. L'ammontare complessivo di investimenti attivati grazie all'ecobonus e al bonus casa nel 2016 è stato pari a oltre 3,3 miliardi di euro (7% in più sul 2015). Nel triennio 2014-2016 la cifra ammonta a circa 9,5 miliardi a livello italiano.

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