Costretti al trasloco dalla vicina rumorosa

Inutile la mediazione del proprietario di casa, nonché amministratore del condominio

Padre, madre e quattro figli fra 4 e 8 anni costretti a traslocare a causa della vicina rumorosa: la famiglia, originaria dell’Est Europa, ha dovuto lasciare l’appartamento perché disturbata dagli schiamazzi, dalle urla e dai rumori molesti provocati dalla donna che abita al piano sotto. Quest’ultima, infatti, è accusata di aver battuto con la scopa contro il soffitto e suonato con insistenza il campanello di casa a tutte le ore, causando danni patrimoniali e non patrimoniali.

«Era ormai impossibile continuare a tollerare i comportamenti molesti della donna» evidenzia il capofamiglia. Ieri il procedimento in Tribunale a Trento contro la vicina, accusata di disturbo di occupazioni e del riposo delle persone, è stato discusso davanti al giudice. L’udienza è stata quindi rinviata a settembre.

La famiglia si era trasferita nell’appartamento sopra l’imputata ad inizio 2014. Le lamentele della vicina erano cominciate alcune settimane dopo: aveva inveito contro i genitori dicendo di smetterla di camminare perché in caso contrario avrebbe avvisato le forze dell’ordine, invitandoli anche a tornare nel loro Paese d’origine.

Quasi tutti i giorni la donna avrebbe bussato o suonato con insistenza il campanello, soprattutto al mattino, poco prima di pranzo, e la sera all’ora di cena, quando la famiglia si riuniva. Di notte, invece, batteva contro il soffitto se sentiva qualcuno andare in bagno o muoversi dentro la casa. L’anno dopo ha iniziato a riprendere con il cellulare i genitori, i bambini e anche gli ospiti quando salivano e scendevano le scale.

Inutile la mediazione del proprietario di casa, nonché amministratore del condominio: la vicina avrebbe continuato a disturbare la famiglia ed a fare pure qualche dispetto, come rovesciare lo stendino dei panni. I bambini, secondo la testimonianza dei genitori, avrebbero avuto paura della donna: di qui la decisione di cambiare casa.

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