Un taglio alla povertà 160 clienti e donazioni

di Nicole Vuillermin

Un felice connubio tra hairstyle e solidarietà. Ieri la giornata «Un taglio di capelli per dare un taglio alla povertà» ha riunito all'istituto di Formazione professionale Sandro Pertini una quindicina di parrucchieri del Nord Italia che hanno offerto tagli e messa in piega a ben 160 clienti, in cambio di un'offerta libera a sostegno dell'ospedale Claudio Benati di Zumbahua.

Ad organizzare l'evento solidale e portarlo a Trento sono state Lara Campodall'Orto, Chiara Poletti ed Anna Franceschetti, allieve della classe quinta CAPES (Corso Annuale per l'Esame di Stato) del CFP - UPT Scuola delle professioni per il Terziario, in collaborazione con l'Operazione Mato Grosso, l'Associazione DxD e l'Istituto Pertini che ha messo a disposizione struttura ed attrezzatura.

«Un grande successo ed una forte adesione - hanno affermato le tre ragazze - addirittura, vista l'affluenza e le file di clienti ancora in attesa, a metà pomeriggio purtroppo abbiamo dovuto dire di no ad una ventina di persone per l'impossibilità dei parrucchieri provenienti da fuori di fermarsi ad oltranza».

Tra i parrucchieri presenti, anche il bresciano Beppe Castelli che insieme alla moglie ha ideato l'iniziativa solidale nel 2000, dopo un viaggio in Perù: «Lì abbiamo conosciuto una volontaria dell'associazione italiana Mato Grosso che ospitava una ragazza malata di cancro e stava per aprire una casa di accoglienza per malati terminali. Un'esperienza umana che ci ha colpito e ci ha spinto a cercare di renderci utili lavorando a titolo gratuito per devolvere il ricavato in beneficenza, coinvolgendo in questa iniziativa i nostri colleghi del nord Italia. Facciamo in media una decina di domeniche all'anno tra Veneto, Lombardia e Trentino negli ultimi anni».

Approdata già da qualche tempo a Rovereto, l'iniziativa è arrivata anche a Trento grazie all'interessamento delle tre studentesse, le quali hanno inserito il progetto di beneficenza tra le attività previste dal loro percorso di studio. Secondo la presidente dell'associazione DxD Maria Rosaria D'Agostino che porta avanti l'iniziativa a Rovereto dal 2010, «questa è l'edizione in cui mi sono sentita meglio grazie all'ottima capacità organizzativa delle ragazze, che hanno pensato a tutto. Da questo si capisce che quando si parla di motivazione ai giovani, se ci sono progetti e buone cause da portare avanti, loro sanno essere presenti ed attivi».

Sarà Carmen Gabrielli, infermiera di Rovereto che dal 1994 dedica ogni anno le sue ferie ad assistere i bisognosi di Zimbahua, a portare il ricavato della giornata direttamente all'ospedale Claudio Benati gestito dall'associazione Mato Grosso. «Questa piccola struttura, che rappresenta l'unico centro sanitario adeguato e raggiungibile in una vasta area a 4000 metri nel cuore delle Ande, resta in piedi grazie all'impegno dei volontari ed a gesti di solidarietà come questo».

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Fotoservizio di Alessio Coser

 

 

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