Resta zoppo dopo lo schianto Il perito: colpa anche dei medici

di Patrizia Todesco

Vittima di un incidente gravissimo, uno quarantenne residente in Valsugana ha fatto causa alla compagnia assicuratrice per vedersi riconoscere il danno subito da quel tragico scontro. Lui in moto centrato da una vettura che non aveva rispettato la precedenza.

L'incidente risale al 2011. L'uomo ne uscì letteralmente a pezzi, con numerose fratture, tra le quali una importante al femore. 

Al momento di stabilire i danni e la cifra da pagare, però, in una consulenza tecnica è emerso un particolare tutt'altro che irrilevante per chi deve pagare: per uno dei periti, infatti, il 20% dell'invalidità del ragazzo sarebbe da imputare non all'incidente ma agli esiti di un intervento chirurgico durante il quale sarebbe stato leso il nervo sciatico. Come conseguenza il ragazzo avrebbe perso la sensibilità di un piede e sarebbe rimasto zoppo. Per questo l'avvocato dell'uomo, Paolo Mazzoni, ha presentato un ricorso per una consulenza tecnica preventiva in relazione alla presunta responsabilità professionale per malpractice da parte del personale dell'Azienda sanitaria trentina. A seguito del ricorso il Presidente del Tribunale ha fissato per mercoledì scorso l'udienza per la comparazione delle parti.

L'Azienda si è costituita formalmente nel giudizio.

Una vita completamente cambiata dopo l'incidente quella dell'uomo che ora chiede di essere risarcito. Prima dell'incidente lavorava come cuoco, poi l'invalidità al 55% lo ha costretto a lasciare l'incarico. Dopo l'incidente, poi, non ha più camminato senza stampelle. 

Secondo il medico che ha effettuato la Ctu, nei primi referti del pronto soccorso non era stata evidenziato alcun problema al nervo sciatico, nessun problema di tipo neurologico. Il politraumatismo - secondo il personale del pronto soccorso - aveva causato la frattura scomposta di ossa della mano, del femore e del ginocchio.

Solo dopo l'intervento, invece, sarebbe stato riscontrato un deficit dello sciatico di sinistra, in particolare del quadriciplite e del polpaccio. Se da una parte uno dei periti sostiene che la lesione del nervo sciatico di sinistra sia stata causata durante uno degli interventi, un altro ritiene che la lesione possa essere senz'altro ricollegabile al trauma tenuto conto che, talvolta, nella pratica medica, non sempre segni e sintomi di una lesione emergono subito con le visite effettuate in pronto soccorso. 

Per il paziente, purtroppo, poco cambia. Nel senso che la colpa sia stata dell'incidente o dei medici, è solo una questione formale per capire chi deve risarcire il danno da lui patito. La sua invalidità, purtroppo, rimane del 55% per cento.

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