La banda delle «macchinette» torna in azione a Trento

Devastati i distributori del Tribunale per i minori in via Rosmini

Torna in azione la «banda delle macchinette»: nella notte tra venerdì e ieri ignoti sono riusciti a introdursi nei locali dello stabile di via Rosmini che, all'angolo con via Madruzzo, ospita il tribunale per i minori. Una volta all'interno - dopo essere riusciti a forzare una delle finestre dello stabile - i malviventi si sono scagliati contro i tre distributori automatici di snack e bevande presenti all'interno della struttura, devastandoli per impadronirsi dei pochi spiccioli contenuti all'interno degli apparecchi. Per impadronirsi del magro bottino, come al solito i responsabili dell'intrusione hanno causato purtroppo centinaia e centinaia di euro di danni dato che i distributori automatici sono stati letteralmente distrutti.

Del fatto si sono accorti i responsabili della pulizia della struttura nella mattinata di ieri, quando sono giunti in via Rosmini: sono stati subito allertate le forze dell'ordine ed anche il personale della ditta che cura l'assistenza degli apparecchi, la Dolomatic di Lavis. Sul posto oltre agli apparecchi semidistrutti sono stati ritrovati numerosi elementi che lasciano supporre come i responsabili della razzia si siano poi concessi una pausa in tutta tranquillità consumando parte del contenuto dei distributori dopo averne svuotato i cassetti portamonete e banconote. Questo perché hanno evidentemente notato l'assenza di sistemi d'allarme e videosorveglianza, rendendosi conto di poter agire indisturbati in attesa del momento migliore per allontanarsi.

Dopo mesi di relativa calma sul fronte dei raid contro i distributori automatici, in queste ultime settimane pare si stia nuovamente scatenando un'ondata di colpi a ripetizione. Quello messo a segno all'interno del tribunale per i minori è infatti già il terzo caso di colpo ai distributori automatici in pochi giorni: solo a metà settimana erano stati colpiti quelli presenti all'interno della stazione di servizio di via Valsugana, tra Trento e San Donà, mentre poco meno di una decina di giorni fa erano stati presi di mira gli uffici circoscrizionali della Clarina.

«Ormai non sappiamo più che cosa fare - spiega abbattuto Marcello Rosa di Dolomatic - perché ad ogni episodio i danni sono sempre ingenti. Nelle strutture pubbliche ormai i colpi si stanno ripetendo a intervalli regolari da tempo, per fortuna per quel che riguarda le strutture private la sorveglianza è più intensa e fenomeni del genere faticano a verificarsi con la stessa frequenza di scuole, ospedali e uffici pubblici che invece pagano una maggiore attenzione da parte dei malintenzionati».

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