Passeggeri senza biglietto sui mezzi pubblici. In Trentino 500 mila euro di mancati incassi

Gilmozzi: in alcune fasce orarie irregolare il 5% di chi viaggia

Mezzo milione di euro di mancati incassi: la causa sono coloro che viaggiano senza biglietto sui mezzi pubblici urbani del Trentino. Non solo, «a fronte di un tasso di evasione urbana che in alcune fasce orarie supera il 5%, su 23.274 passeggeri controllati sono risultati irregolari 1.614, ovvero il 6,9%». Lo afferma l'assessore alle infrastrutture, Mauro Gilmozzi, nella risposta ad un'interrogazione del consigliere Claudio Cia di Civica Trentina.

«Un aspetto positivo, però - ricorda Gilmozzi - è emerso nel corso della recente sperimentazione della salita sui bus urbani da un'unica porta con tornello: in questi casi il tasso di evasione dei passeggeri dal pagamento dei titoli di viaggio si è ridotto allo 0%». Gilmozzi osserva che «quello dei tornelli costituisce evidentemente uno dei meccanismi da combinare insieme con la salita dalla sola porta anteriore, tanto che nella stessa ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto collettivo nazionale si prevede che sia l'autista (salvo che nelle corse a maggior afflusso) ad aprire la sola porta davanti effettuando l'operazione di controllo».

L'assessore sottolinea inoltre l'opportunità di valorizzare quanto previsto dall'ipotesi di accordo contrattuale circa il ruolo dell'agente di guida, «la cui attività potrà rendere non necessari tornelli meccanici che ad oggi hanno ancora un costo di attivazione elevata, pari a circa 15.000 euro a mezzo».

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