Un passo decisivo per l'A22 Prima concessione «in house»

Passo decisivo per la nuova concessione dell’A22. È stato infatti firmato questa mattina al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il protocollo di intesa che definisce i termini del passaggio della concessione

Passo decisivo per la nuova concessione dell’A22.  È stato infatti firmato questa mattina al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il protocollo di intesa che definisce i termini del passaggio della concessione della tratta autostradale Modena-Brennero. Stesso copione anche per Autovie.

«È la prima volta - ha spiegato il ministro Graziano Delrio - che usiamo questo strumento. Il tema dell’in house è una novità nel nostro Paese. È una modalità che quando viene gestita garantisce controllo delle tariffe, certezza degli investimenti e armonizzazione delle opere nel territorio».

La firma di oggi è solo l’avvio di un percorso che si concluderà con la firma dell’atto di convenzione: «Abbiamo ancora settimane di lavoro - ha detto Delrio interpellato sui tempi - ma sono fiducioso di concludere con l’atto di convenzione al più presto».

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«Un traguardo storico per l’Autonomia del Trentino-Alto Adige», hanno commentato soddisfatti i presidenti Ugo Rossi e Arno Kompatscherla firma del protocollo d’intesa su A22, che apre ad nuova stagione di affidamento trentennale dell’autostrada ad una concessionaria interamente pubblica, la futura società in-house Autobrennero SpA.

I DETTAGLI

In concreto, l’accordo parla di una concessione autostradale sino al 2045, con un canone vicino agli 1,4 miliardi di euro spalmato su 30 anni che prevede un versamento di circa 45 milioni di euro ogni 12 mesi.

Contestualmente vengono messi a disposizione i 550 milioni di euro (già accantonati) del fondo ferrovia che verranno utilizzati per il finanziamento trasversale delle opere legate sia al tunnel di base del Brennero, sia alle tratte di accesso.

Il progetto prevede poi una massiccia iniezione di investimenti per l’ammodernamento delle infrastrutture, nonché per la manutenzione ordinaria e straordinaria del tratto autostradale, stimabili in circa 3,5 miliardi di euro.

Il protocollo prevede, inoltre, il recepimento della direttiva europea eurovignette, con cui sarà possibile adottare differenziazioni di pedaggio, allo scopo di limitare la congestione dell’arteria, migliorarne la sicurezza stradale e ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico dovuto al traffico, con misure compensative delle criticità ambientali prodotte dall’infrastruttura.

«Ne beneficeranno non solo gli operatori economici presenti sul territorio – spiegano ancora Rossi e Kompatscher – ma gli stessi cittadini. Saranno numerosi, infatti, gli interventi in grado di migliorare la situazione viaria, ridurre l’impatto dell’inquinamento ambientale e acustico e, in generale, migliorare la qualità di vita di coloro che risiedono lungo l’asse del Brennero. Abbiamo raggiunto un obiettivo strategico per il nostro territorio, per Trentino e Alto Adige si aprono ora nuove e importanti opportunità che dovremo saper cogliere facendo gioco di squadra, e per le quali dobbiamo ringraziare gli interlocutori, anche chi ci ha preceduto, che lo hanno reso possibile a Bolzano e a Trento, ma anche a Roma e a Bruxelles».

«Abbiamo portato a termine un percorso lungo e ricco di ostacoli – sottolineano Rossi e Kompatscher – si tratta di un grande risultato, in grado di rafforzare ulteriormente la nostra Autonomia, perchè grazie a questa intesa, il Trentino e l’Alto Adige potranno essere protagonisti delle politiche del trasporto e della mobilità sul proprio territorio, in un’ottica di sostenibilità ambientale e di conservazione. I vantaggi della proroga trentennale della concessione dell’A22 saranno concreti e visibili dai cittadini e avranno ricadute positive per sia per il sistema economico che per la tutela dell’ambiente».

Il protocollo prevede, come noto, che l’attuale società che gestisce l’A22 si trasformi in una società in-house, interamente a capitale pubblico. Con il protocollo, il Ministero e i soci pubblici si impegnano formalmente a collaborare per individuare e porre in essere tutte le misure, amministrative e normative, per dare attuazione all’accordo. Lo scorso 10 dicembre 2015, l’assemblea dei soci della società autostradale, all’unanimità, aveva deliberato di condividere l’obiettivo di trasformare l’Autostrada del Brennero S.p.A in una società totalmente pubblica, dando quindi mandato al consiglio di amministrazione di avviare le necessarie attività propedeutiche per addivenire ad un azionariato interamente pubblico, nonché ad uno statuto adeguato alla nuova configurazione societaria.

«Non stiamo facendo proroghe, stiamo affidando a nuove società in house la gestione» delle tratte autostradali e «l’Europa dice che si può», ha detto Delrio. «Ho sentito polemiche inutili, non è una proroga, non stiamo facendo regali. È una modalità con cui l’Europa dice che si può scegliere di affidare la concessione: una è la gara, l’altra la società in house di enti territoriali».
Il ministro ha anche sottolineato che questa «è una soluzione che non è competitiva rispetto alle gare, che rimangono lo strumento principe», ma visto che gli enti locali erano disponibili, «è una possibilità che ho voluto esplorare».

 

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