«Ferrovia, barriere antirumore fra due anni a Cristo Re»

Le barriere antirumore si faranno. C'è anche una data di partenza del cantiere: gennaio 2017. L'annuncio è stato dato dall'assessore provinciale alle infrastrutture dell'ambiente Mauro Gilmozzi, a pochi giorni dall'ennesima iniziativa dei comitati dei cittadini contro l'inquinamento acustico dei treni. Risale infatti ad inizio settembre la nota con cui gli abitanti di Cristo Re chiedevano l'intervento del difensore civico per risolvere il problema del rumore legato al transito di 200 convogli al giorno e dell'inquinamento delle locomotive a gasolio del Minuetto.

Dunque, l'assessore Gilmozzi ha illustrato l'accordo, per un progetto che complessivamente costerà 6milioni di euro.
L'obiettivo del protocollo d'intesa fra la Provincia e la Società Rete Ferroviaria Italiana, approvato dalla giunta provinciale, è di dare impulso alla realizzazione - in tempi rapidi, da parte del soggetto proprietario delle infrastrutture ferroviarie - delle necessarie opere di contenimento dell'inquinamento acustico in prossimità della ferrovia, nella zona centrale della città di Trento.

«Finalmente - commenta l'assessore Gilmozzi - abbiamo definito tempi e modi per risolvere il problema. Le barriere antirumore consentiranno un netto miglioramento della qualità della vita dei residenti».

Il protocollo prevede un impegno di spesa, per le attività di progettazione, pari a 100.000 euro.
Con il protocollo di intesa fra la Provincia e Rete Ferroviaria Italiana Spa (Rfi spa), l'amministrazione mette a disposizione di Rfi alcune risorse per avviare la progettazione preliminare e definitiva degli interventi per la mitigazione dell'inquinamento acustico lungo la tratta della ferrovia del Brennero, nella zona della stazione ferroviaria di Trento e dell'ex scalo Filzi.

Una volta predisposti gli elaborati progettuali, sarà possibile definire in modo puntuale tempi, modalità realizzative e relativi costi delle opere per i quali è prevista nel protocollo una compartecipazione da parte della Provincia. È previsto anche lo svolgimento di attività di sperimentazione di sistemi attivi (contenimento alla fonte) per l'abbattimento del rumore.

La firma del protocollo d'intesa per il progetto delle barriere sorprende Emanuela Varisco, portavoce dei cittadini di Cristo Re. «Mi auguro che con questo accordo ci sia la realizzazione di quanto promesso da tempo. Sono prudente: di promesse ne ho sentite tante e il peso della realtà continua ad essere lo stesso».
Qualcosa però ora si sta muovendo...

«Sì, finalmente si vedono i primi passi. Lo stimolo e l'accelerazione sono stati dati dall'esposto presentato in Procura nel gennaio 2014: pensavamo fosse stato archiviato, ma siamo stati contattati una decina di giorni fa e sappiamo che è stato contattato anche il presidente della circoscrizione. Nel frattempo ci ha risposto il sindaco Andreatta, con un elenco di nove punti per darci le prove della sua estraneità nella faccenda, sia per competenza sia per responsabilità».
Voi, dunque, siete decisi a continuare la vostra battaglia contro il rumore sia attraverso la procura che con l'intervento del difensore civico?
«Noi non ritireremo gli esposti presentati. Anzi, saremo ancora più pressanti e staremo con il fiato sul collo a chi sta predisponendo i progetti. Mi farò premura di seguire tutti i passaggi».
L'intesa prevede che a gennaio 2017 si partirà.
«Troppo tempo per il peso della realtà. Ma, considerando che sono 15 anni che aspettiamo e che ne sarebbero passati altri 15, è un tempo tollerabile. Ma si dovrà partire davvero».

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