Rossi: «Sono orgoglioso dei progetti di aiuto e solidarietà ai migranti»

«È sufficiente ascoltare le ragioni del cuore e da queste nascono progetti importanti come questo: un'iniziativa che va nella direzione in cui vorremmo andasse la nostra società, ovvero quella di rendersi conto di quanto avviene nella realtà e sapere che è richiesto il nostro contributo. Iniziative come queste precedono le decisioni che la politica deve prendere. Siamo orgogliosi di questo progetto». Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, all'evento conclusivo del progetto «Scarpe allacciate», venerdì sera al liceo da Vinci di Trento.

A presentare l'esperienza sono stati gli studenti e i richiedenti protezione internazionale che hanno preso parte alle occasioni di incontro e confronto offerte dal progetto, realizzato con il sostegno dell'Associazione di promozione sociale «Il Conto dei Sogni» e in collaborazione col Cinformi 8Centro informativo per l'immigrazione) della Provincia autonoma di Trento. Negli scorsi mesi diversi richiedenti protezione internazionale accolti in Trentino sono stati coinvolti in partite di calcio, momenti conviviali, danze di pace e passeggiate in montagna.

«Questa iniziativa - ha detto l'assessora provinciale alla salute e alla solidarietà sociale, Donata Borgonovo Re - rappresenta un tassello in un mosaico che si sta disegnando in materia di accoglienza all'interno della nostra comunità. Siamo chiamati adesso ad uno sforzo ulteriore di accoglienza e di protezione che ci viene messo davanti da quanto sta succedendo nel sud del Mediterraneo. Non sappiamo quale sarà il futuro delle persone con le quali state sperimentando amicizia e vicinanza, ma sappiamo quale è il loro presente. Voi siete gli iniziatori di un cammino».

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