Adolescenti picchiati in piazza Venezia da un gruppetto di ragazzi sudamericani

Sono stati presi a calci e pugni, senza motivo, rischiando poi di venire anche derubati: è stata una serata che si è conclusa nel peggiore dei modi, quella di venerdì, per due adolescenti del capoluogo, entrambi quindicenni. Che avrebbero almeno avuto la prontezza di spirito, poi, di ricordare il nome ed il volto di uno dei loro aggressori. Pare poi che i ragazzi lo abbiano riconosciuto poi su Facebook, agevolando la sua identificazione da parte della polizia.

Erano le 22.30 circa e i due giovani si trovavano al limitare del parco di piazza Venezia, nei pressi dell'ex cassa Malati. Stavano chiacchierando spensierati quando, improvvisamente, sono stati avvicinati da un gruppetto di ragazzi sudamericani, un po' più grandi di loro (da poco maggiorenni, si scoprirà poi). Con un pretesto - la richiesta di una sigaretta - hanno iniziato a rivolgersi ai due quindicenni. Di fronte alla loro risposta negativa, tuttavia, hanno iniziato a farsi aggressivi, anche grazie, come mostravano visibilmente, ad uno stato di ebbrezza alcolica.

Non solo non hanno lasciato proseguire i due adolescenti per la loro strada, ma hanno iniziato a scagliarsi contro di loro, dapprima con una serie di grida ed insulti, poi passando alle vie di fatto. Hanno iniziato a colpire i due adolescenti con calci e pugni, tentando poi anche di derubarli, di uno zainetto e di un telefono cellulare: il ragazzino che aveva con sé lo zaino è riuscito a resistere, mentre il gruppetto di aggressori è riuscito in un primo momento ad impadronirsi del cellulare. Il telefono pare sia stato ritrovato più tardi in zona dagli agenti di polizia intervenuti.

Nel frattempo, i due sono fortunatamente riusciti a fuggire prima di soccombere al gruppetto di violenti ubriachi, riuscendo poco dopo a chiedere aiuto ad una coppia di adulti che stava entrando nella propria abitazione. Grazie all'aiuto dei due, i ragazzi hanno poi allertato le loro famiglie: sono stati i genitori di uno dei due giovani aggrediti ad allertare la polizia, con gli agenti che si sono prontamente portati in via Grazioli. Hanno potuto così raccogliere le testimonianze delle due giovani vittime ed iniziare la caccia agli aggressori. Che inizialmente non ha dato frutti, dato che il gruppetto di sudamericani si era subito allontanato. I poliziotti avevano potuto, quantomeno, recuperare il cellulare di una delle vittime.

Nonostante la fuga degli aggressori, come detto, sarebbero stati gli stessi ragazzini - questo è quanto avrebbe riferito uno dei genitori dei due adolescenti picchiati - ad individuare su Facebook uno degli aggressori, ritratto in una foto sul social network. Avrebbero poi segnalato la cosa alla polizia che in breve tempo è riuscita a localizzare uno degli aggressori e - di lì a poco - anche gli altri. I ragazzini, nel frattempo, sono stati accompagnati al pronto soccorso del Santa Chiara, dove sono stati medicati. Al pronto soccorso, sempre nella serata dell'altro ieri, sono finiti dopo essere stati picchiati anche un 27enne ed un 23enne: sono in corso accertamenti per capire se anche loro abbiano incontrato sulla loro strada il gruppo di sudamericani.

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