Itea: il canone minimo passa da 25 a 40 euro

di Domenico Sartori

È operativa, con il nuovo anno,la previsione della nuova legge finanziaria della Provincia di Trento, che ha modificato la legge sull’edilizia abitativa del 2005. La novità riguarda il cosiddetto canone sostenibile minimo che passa da 25 a 40 euro. Il canone minimo da 25 euro era in vigore dal 1° gennaio 2011.

La Finanziaria 2015 ha introdotto altre modificazioni in in materia edilizia. Ha per esempio stabilito che «i proprietari di alloggi destinati a uso abitativo locati a canone moderato (con una riduzione del 30% rispetto agli affitti di mercato, ndr) accedono alle esenzioni fiscali previste dalle norme provinciali in materia di tributi locali per gli alloggi sociali». Un beneficio che accompagna l’introduzione, da quest’anno, dell’Imis, la nuova imposta sugli immobili frutto della Unificazione di Imu e Tasi.

È inoltre previsto che, per favorire la stipulazione dei contratti a canone moderato tra i proprietari degli alloggi e i soggetti della «zona grigia» (reddito troppo alto per ottenere l’alloggio a canone sociale ma ad un tempo non sufficiente per l’acquisizione sul libero mercato) in possesso dei requisiti previsti, la Provincia promuova la costituzione di un apposito fondo di garanzia.

L’Itea ha reso noto l’adeguamento del canone sostenibile minimo da 25 a 40 euro. Altre novità di inizio anno riguardano i canoni di garage e posti macchina coperti e scoperti: calano da gennaio perché la spa controllata dalla Provincia ha deciso di «ridurre le tariffe di una percentuale del 10%. Tale riduzione» precisa l’Istituto «sarà valida sia per le nuove locazioni sia per quelle già in essere».

Per quanto riguarda il superamento dell’Icef (l’Indicatore della condizione economica familiare), Itea spa spiega che a tutti i nuclei familiari che sforano, cioè superano il valore dello 0,34 (limite previsto per la permanenza nell’alloggio pubblico), il canone di mercato viene «applicato già da gennaio e non più dal mese successivo all’adozione del provvedimento di revoca da parte dell’ente locale». Si tratta, in questo caso, di una novità introdotta lo scorso aprile dalla Provincia con la legge finanziaria di assestamento del bilancio, che ha uniformato le conseguenze della perdita del requisito Icef per la permanenza.

Novità, infine, per gli inquilini che chiedono il cambio di alloggio. Itea annuncia che dal 1° gennaio 2015, «chi presenta domanda di cambio alloggio sarà tenuto a versare euro 25,00 (comprensivo di Iva) a titolo di contributo spese d’istruttoria». Attenzione, però: «Il nucleo familiare che rifiuta un alloggio idoneo proposto in cambio, non potrà presentare una nuova domanda di cambio per i 4 semestri successivi a quello in cui è stato presentato il rifiuto, fatti salvi i casi di grave bisogno».
Rinviata invece, per ora, la trasparenza online dei canoni di tutti gli inquilini Itea, annunciata dalla presidente della spa, Aida Ruffini, prima nella versione hard (pubblicazione del numero civico, del numero interno e del canone relativo all’alloggio, di fatto permettendo la individuazione di quanto paga ogni assegnatario), quindi nella versione soft: pubblicazione dei canoni di locazione condominio per condominio, ma senza indicare il numero interno, a tutela del diritto alla riservatezza.

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