Mafia romana, altri arresti: impegnata anche la polizia di Trento

Anche la squadra mobile di Trento è impegnata in queste ore nella vasta operazione coordinata dalla squadra mobile di Roma sta eseguendo in queste ore arresti e perquisizioni nell’area dell’estremismo di destra per l’omicidio di Silvio Fanella, il cassiere di Gennaro Mokbel ucciso il 3 luglio scorso nel quartiere della Camilluccia mentre tentavano di sequestrarlo per sapere dove nasconda il tesoro della maxi-truffa a Fastweb e Telecom. «Un omicidio importante, che rientra nel contesto processuale della truffa» da due miliardi di euro, ha detto il pm Michele Prestipino..

Le indagini sarebbero ancora in corso e punterebbero a colpire l’intera rete responsabile dell’organizzazione del tentato sequestro finito in omicidio.
Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma, vanno a colpire gli esecutori e organizzatori del tentato sequestro sfociato nell’omicidio di Fanella, rivelando - a quanto reso noto - il coinvolgimento a vario titolo di numerose persone, pregiudicate e legate all’estrema destra, che gravitano sul litorale romano di Ostia, in Piemonte, Lombardia e appunto in Trentino Alto Adige. Impegnate, oltre a quella di Roma e Trento, le questure di Genova, Verbania, Novara, Torino e Varese.

Tra gli arrestati, Emanuele Macchi di Cellere, ex militante dei Nar, fermato nel sud della Francia dalla Mobile di Roma lo scorso settembre, e Manlio Denaro, già coinvolto nelle indagini sulla truffa Fastweb Telecom Sparkle.
La polizia ha arrestato già nei mesi scorsi i presunti esecutori materiali dell’omicidio: Giovanni Battista Ceniti, rimasto ferito durante il delitto, Egidio Giuliani e Giuseppe Larosa, rintracciati a Roma e a Novara lo scorso 7 settembre.

«Quando scendete per la festa della nonna?». «Io sono pronto, scendo il 26. Ma fammi trovare i giochini che ti ho chiesto». È la telefonata chiave per il delitto Fanella, secondo il capo della squadra mobile della polizia di Roma Renato Cortese che ha diretto le indagini. La chiamata in cui il capo della banda, Manlio Denaro,arrestato oggi, telefona da una cabina a Roma all’ex Nar Egidio Giuliani a Novara e si assicura che il commando si metta in moto. È inizio giugno. A fine mese arriveranno a Roma Giuliani, poi Giuseppe Larosa - altro ex estremista di destra - e il giovane Giovanni Ceniti, ex CasaPound.

Denaro, il presunto organizzatore dell’omicidio di Silvio Fanella usava una cabina telefonica in zona Flaminia, a Roma, usata anche da Massimo Carminati.

In una fondamentale telefonata intercettata Denaro chiama Egidio Giuliani, ex Nar già arrestato come membro del commando, e questi gli comunica parlando in codice che arriverà a Roma a fine giugno. Denaro, ex estremista di destra, è considerato da Carminati «estremamente pericoloso».

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