Si alza il sipario sulla stagione dello sci: ecco tutti i prezzi e le date

di Laura Galassi

Il conto alla rovescia è finito. Con le prime nevicate dei giorni scorsi gli appassionati di sci hanno cominciato ad andare in fibrillazione, a guardare con bramosia l'attrezzatura che, la scorsa primavera, avevano accuratamente riposto in cantina, rassegnati all'arrivo dell'estate.
Questo fine settimana, con i primi fiocchi bianchi, hanno riaperto i primi impianti di risalita della provincia e c'è da scommettere che gli sportivi più sfegatati, complice il meteo favorevole, non hanno saputo resistere alla tentazione di indossare scarponi e tuta per lanciarsi nelle prime discese della stagione. Ovviamente per questo primo week-end il ventaglio di scelta tra i caroselli è limitato.

 

COMPRENSORIO SCIISTICO
KM DI PISTE
SKIPASS GIORNALIERO (alta stagione)
SKIPASS STAGIONALE (bassa stagione)
APERTURA IMPIANTI
Fassa - Carezza120
45
440
5 dicembre
Fiemme100
44
450
6 dicembre
Monte Bondone20
33
309
29 novembre
S.Martino-Passo Rolle60
41
440
29 novembre
Adamello-Passo Tonale100
40
635
metà novembre
Campiglio Dolomiti di Brenta150
47 (Skiarea)
383 (Pinzolo)
610 (Campiglio)
22 nov. (Campiglio)
29 nov. (Pinzolo-Marilleva)
Pejo17
35
300
6 dicembre
Andalo-Fai della Paganella50
38
450
29 novembre
Folgaria-Lavarone100
38 (Folgaria)
35 (Lavarone)
435
29 novembre
Panarotta-Passo Brocon32
25 (Panarotta)
24 (Lagorai)
210 (Panarotta)
205 (Lagorai)
29 novembre
Polsa-San Valentino40
31
359
29 novembre
Val di Non6
22
180
6 dicembre

 

Il ghiacciaio Presena è aperto dal 15 novembre, con le piste Destra, Sinistra e Paradiso coperte da due metri di candido manto bianco. Ieri, invece, è stata inaugurata la stagione a Madonna di Campiglio, con l'entrata in funzione della cabinovia Grosté e della seggiovia Express. Le prime sciate in provincia vengono fatte sulla pista Graffer, sulla Corna Rossa e all'Ursus snowpark, tra l'altro risparmiando sul prezzo dello skipass giornaliero, che per l'occasione viene venduto a 20 euro rispetto ai 47 dell'alta stagione.

In questo anticipo d'inverno non ha nevicato abbastanza per permettere altre aperture anticipate rispetto al calendario prefissato. Tutte le altre località trentine aspettano infatti il prossimo fine settimana, quello del 29 novembre, per rimettere in moto seggiovie e cabinovie.

Con gli occhi rivolti al cielo, sperando di avere nuove precipitazioni nevose, tra sette giorni si tornerà a fare slalom anche sulla montagna del capoluogo. Trento funivie assicura la fruibilità del Palon, dove attualmente ci sono 50 centimetri di neve, mentre si deciderà in settimana per Montesel e Tre Tre. Esclusa a priori la possibilità di scendere sulla Rocce Rosse, che si trova a quote troppo basse per mantenere l'innevamento artificiale.

A ruota, sempre il 29 novembre, si alzerà il sipario a San Martino e Passo Rolle, a Pinzolo, ad Andalo e Fai della Paganella, sulla Panarotta e il Passo del Brocon e anche a Folgaria-Lavarone e sull'Altopiano di Brentonico. Si passa invece a dicembre per gli impianti più «ritardatari», quelli della val di Fassa, che danno appuntamento agli sciatori il 5 dicembre, e quelli di Pejo e val di Non, aperti dal 6.

L'inizio della stagione dello sci, per le famiglie di appassionati, comporta un esborso non indifferente per l'acquisto di attrezzature e skipass. Negli ultimi anni la recessione economica ha fatto tirare la cinghia sugli hobby invernali più costosi. In alta stagione, a prezzo pieno, consegnare l'abbonamento stagionale a tutti i membri di un nucleo familiare può venire a costare più di un migliaio di euro. Una cifra trascendentale per chi ha un lavoro precario, per chi è in cassa integrazione, ma di fatto anche per chi dispone di uno stipendio medio. Per le località più blasonate, infatti, il ticket giornaliero per adulti in alta stagione si aggira attorno ai 40 euro, un prezzo che è la media tra i 45 della val di Fassa, i 44 della val di Fiemme, i 40 dell'Adamello e i 38 di Folgaria. Si riesce a far respirare il portafoglio dove ci sono meno chilometri di piste, come in val di Non (22 euro) o in Panarotta (25 euro).

 

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Per riavvicinare i turisti agli impianti di risalita, le aziende hanno lavorato molto sulla politica dei prezzi e praticamente ogni carosello sciistico ha ideato promozioni e sconti interessanti. Ad esempio, pensando alla località più vicina a Trento, sul Bondone il prezzo di uno stagionale in prevendita per i residenti entro il 14 dicembre è di 299 euro, mentre nel week-end di alta stagione il giornaliero costa 27 euro, con i bambini fino agli 8 anni gratis se accompagnati da adulto pagante.

Per chi vuole cambiare destinazione ogni fine settimana, e non pensa troppo al conto in banca, esiste l'abbonamento Superskirama, quello che permette di usufruire del maggior numero possibile di strutture (Campiglio, Folgarida-Marilleva, Pinzolo, Pejo, Tonale, Andalo e Paganella, Bondone e Folgaria). Quest'offerta, acquistata in prevendita fino al 14 dicembre, costa 690 euro; dopo questa data, il prezzo sale a 780 euro.
Anche sull'acquisto di attrezzature, negli ultimi anni, c'è tanta voglia di risparmiare. È sempre più diffuso, soprattutto per i bambini, il noleggio stagionale di sci, scarponi e racchette. «Con i figli piccoli che crescono non vale la pena di fare grandi spese. Con un centinaio di euro si prende in prestito tutto ciò che serve, con assicurazione e materiali di ultima generazione», spiegano nei negozi specializzati. Se ancora tutti questi espedienti non bastano per rendere abbordabile il prezzo di una sciata, c'è sempre l'alternativa delle ciaspole: ci si gode la neve e la natura, e il portafoglio sorride.

E per chi ama un approccio più dolce alla montagna, magari senza la ressa dei discesisti, ci sono tantissime occasioni di svago con le ciaspole e gli sci da fondo.
Le racchette da neve non sono passate di moda, ma rispetto al boom di un lustro fa le vendite si sono stabilizzate. Preferiscono questo passatempo in quota le persone di una certa età, che cercano la pace e i paesaggi silenziosi, senza un eccessivo sforzo fisico. Tra i vantaggi c'è anche il ridotto costo dell'attrezzatura: il vestiario è quello tecnico per la montagna, mentre un buon paio di ciaspole si aggira attorno al centinaio di euro.
Anche il fondo ha un buon numero di adepti in provincia e almeno un circuito dedicato in ogni carosello sciistico che si rispetti. I prezzi sono decisamente più bassi rispetto alla discesa: con il Super nordic skipass da 80 euro si può sciare in undici circuiti trentini e in otto dell'altopiano di Asiago.

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