Farmaci senza ricetta, basta la tessera

La «rivoluzione» delle ricette è ormai alle porte: da martedì prossimo tutti i trentini potranno accreditarsi e dare il proprio assenso al nuovo sistema di prescrizione dei medicinali. Verranno così mandate in soffitta le vecchie ricette scritte dai medici di base: le prescrizioni verranno inserite in un data base, al quale ogni farmacia potrà accedere «leggendo» la tessera sanitaria del paziente. In alternativa, senza assenso al trattamento dei dati, ogni paziente potrà ottenere dal medico e fornire al farmacista il codice della ricetta. L'adesione al sistema potrà avvenire dal medico, in farmacia o, per chi lo ha attivato, attraverso il sistema TreC della Provincia

di Angelo Conte

Basta carta, la ricetta si legge direttamente sul computer di qualsiasi farmacia del Trentino. E al paziente, se darà l'assenso al sistema sanitario, basterà semplicemente portare con sé la tessera sanitaria per avere diritto al farmaco prescritto.
Il passo decisivo verso la graduale scomparsa delle ricette cartacee cade il prossimo martedì, 3 dicembre. Da quel giorno in poi, infatti, tutti i trentini potranno accreditarsi e dare il proprio assenso, dal medico, in farmacia o, per chi lo ha attivato, attraverso il sistema TreC della Provincia, al processo di «dematerializzazione» della ricetta per i farmaci.
In pratica, si passerà gradualmente dalla ricetta su carta a quella elettronica. Invece di stampare la ricetta sulla carta speciale (quella colorata anche di rosso, per intendersi), il medico assegnerà un numero di 22 cifre che identificherà la prescrizione.
A questo punto il paziente ha più possibilità. Se avrà dato il suo assenso al trattamento dei dati relativi alla prescrizione, allora potrà semplicemente recarsi in farmacia con la sola tessera sanitaria. Il farmacista leggerà con lo scanner che ha la tessera e potrà quindi verificare sul proprio computer la o le prescrizioni di farmaci che il medico di base o ospedaliero avrà indicato. E l'operazione si concluderà con l'acquisto dei medicinali.
Se l'assenso non c'è, il paziente può chiedere al medico di stampare il numero di 22 cifre legato alla ricetta se la visita avviene in ambulatorio. Se la prescrizione avviene senza visita o a casa, se il paziente ha accesso tramite la tessera sanitaria al proprio fascicolo medico elettronico on line (sempre tramite il sistema TreC della Provincia), riceverà dal medico una comunicazione in formato elettronico in cui è contenuto il numero di 22 cifre della ricetta e lo potrà stampare. In entrambi i casi, poi basterà andare in farmacia con tessera sanitaria e numero della ricetta per ottenere i medicinali prescritti.
La ricetta elettronica dematerializzata, in base alla decisione presa venerdì dalla giunta provinciale, dal 3 dicembre viene gradualmente inserita nel sistema sanitario trentino. Da quel giorno, spiega Cristiana Betta che ha seguito la parte operativa del progetto per l'Azienda sanitaria, «può essere spedita la prescrizione farmaceutica anche via sistema informatica. Sono coinvolti tutti i medici prescrittori e tutte le farmacie della provincia di Trento che possono redigere una ricetta». Ovviamente, la diffusione della ricetta dematerializzata sarà graduale. Il procedimento andrà a regime, secondo le stime, nel giro di qualche mese.
Inizialmente, il procedimento di dematerializzazione della ricetta riguarderà solo la prescrizione di farmaci. Successivamente, in una seconda fase, la dematerializzazione potrebbe riguardare anche le ricette specialistiche, quelle che si prescrivono, ad esempio, per un esame con la risonanza magnetica o la Tac.
I vantaggi che il nuovo sistema intende perseguire sono di tre tipi. Il primo riguarda i pazienti, in particolare, quelli che hanno bisogno di prescrizioni costanti per malattie croniche: per loro basterà telefonare al medico, una volta terminati i medicinali, e poi recarsi in farmacia per comprare quanto prescritto via informatica.
Il secondo obiettivo è di ridurre gli accessi agli ambulatori dei medici di base.
Il terzo è di ridurre i costi legati alla ricetta cartacea (diverse centinaia di migliaia di euro, considerato che sono oltre 6 milioni quelle stampate in Trentino annualmente).

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