Traffico di rifiuti, Gosetticondannato ad un anno

Simone Gosetti, ex amministratore della Ripristini Valsugana ed ex presidente di Sativa, è stato condannato ad un anno di reclusione, con la pena sospesa, per il traffico illecito di rifiuti a Monte Zaccon. È caduta, invece, la stessa accusa relativa al sito di Sardagna. Superano i 220 mila euro i risarcimenti per le parti civili. Ma il colpo più duro è un altro: Gosetti, è stato condannato anche al ripristino del sito in ValsuganaFLAVIA PEDRINI

TRENTO - È un conto da capogiro quello presentato a Simone Gosetti, ex amministratore della Ripristini Valsugana e ex presidente di Sativa spa, condannato ieri mattina ad un anno di reclusione (pena sospesa) in rito abbreviato, per traffico illecito di rifiuti, falsificazione di rapporti di analisi e dei registri di carico e scarico e violazione dei sigilli, in relazione all'inchiesta sul conferimento di tonnellate di rifiuti «illegali» a Monte Zaccon. Nel caso di Sardagna, invece, l'accusa più pesante, quella di traffico illecito di rifiuti, è caduta: a carico dell'imputato sono rimaste le contravvenzioni per avere conferito nella discarica Sativa rifiuti non ammessi.

Il giudice Carlo Ancona, oltre a disporre la confisca dell'ex cava di Roncegno, che a questo punto passa nelle mani dello Stato, ha condannato Gosetti anche al ripristino del sito. Un'operazione che, secondo il Ministero dell'ambiente, richiede decine di milioni di euro (156 milioni il calcolo fatto per il ripristino di monte Zaccon e Sardagna). E ammontano ad oltre 220 mila euro le provvisionali a titolo di risarcimento disposte dal gup Ancona per le parti civili. Ma la difesa, sostenuta dall'avvocato Roberto Bertuol, è pronta a dare battaglia in appello. Tonnellate di rifiuti abusivi. Simone Gosetti era l'ultimo /(ma anche principale) imputato rimasto nell'inchiesta sul sito di monte Zaccon e sulla discarica Sativa. Gli altri sette imputati sono usciti di scena con cinque patteggiamenti e due oblazioni. Secondo i calcoli della procura - l'indagine è stata coordinata dal pm Alessandra Liverani e affidata agli investigatori del Corpo forestale dello Stato di Vicenza - nei due siti vennero conferite 400 mila tonnellate «abusive» di rifiuti tra il 2007 e il 2008.

A monte Zaccon, in particolare, sarebbero finite 297 mila tonnellate di scorie di acciaieria non conformi, 35 mila di terre provenienti dalla bonifica dei siti inquinati della Star Oil di Trento e 7 mila tonnellate di fanghi contenenti stirene dal veronese. Ma anche a Sardagna, secondo la procura, sarebbero stati conferiti rifiuti non conformi per 77 mila euro. Nel caso di Sativa, come detto, il giudice ha assolto Gosetti dal reato di traffico illecito di rifiuti: per conoscere le ragioni si dovranno leggere le motivazioni della sentenza, ma il gup non avrebbe ritenuto che nel caso di Sardagna vi fosse l'ingente quantitativo di rifiuti (ma una miscelazione di rifiuti non ammessi) e che non si potesse parlare di discarica abusiva.
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