Trentino Trasporti annuncia più corse verso le valli

Un aumento dei ricavi da biglietti e abbonamenti pari a circa il 6%, con il totale che arriva a sfiorare quota 15 milioni di euro.

Il bilancio di Trentino Trasporti, società che da un anno è diventata il polo unico del trasporto in Trentino, ha chiuso il 2018 con un utile di circa 82.000 euro. Oltre alla gestione del servizio di bus urbano e extraurbano, potenziato per Fiemme e Fassa, Riva e Rovereto nella cadenza, con la prospettiva, ha detto il presidente Monica Baggia, «di nuove corse per tutte le valli, partendo da Campiglio e dalle zone turistiche», Trentino Trasporti assorbe anche la Funivia Trento-Sardagna (+113% di passeggeri dal 2013 in poi), l'aeroporto Caproni, e l'attività ferroviaria della Trento-Malè, della Valsugana e di parte della ferrovia del Brennero.

Nell'ambito del contratto di servizio con Rfi, tra l'altro, si sta pensando di attivare un «collegamento diretto tra Trento e Milano» ha chiarito il dirigente Roberto Andreatta. Per quanto riguarda invece il parco dei mezzi urbani e extraurbani, con un'età media di circa 11 anni contro i 7 del resto della Ue, ultimamente è andata deserta una gara. «Perché le domande di mezzi sono aumentate a causa degli incentivi statali e il mercato si è un po' ingolfato» ha chiarito Andreatta.

Intanto, a fine mese scadrà il preavviso per manifestare interesse sul servizio del trasporto pubblico locale. Il bando europeo scade a giugno e finora non ci sono state offerte. Se sarà così, ha chiarito l'assessore Achille Spinelli, si andrà a confermare il servizio con una gara in-house a Trentino Trasporti. Che oggi dà lavoro a 1.300 dipendenti e trasporta quotidianamente 110.000 passeggeri.

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