Tir al Brennero: braccio di ferro tra Tirolo e Germania

di Stefan Wallisch

«Blockabfertigung», uno scioglilingua di 16 lettere ha rischiato di far saltare il vertice internazionale sul traffico pesante sull’asse del Brennero, in programma a Bolzano. Il Tirolo austriaco insiste, infatti, sul ‘numero chiusò per tir. Al confine di Kufstein, nelle giornate di bollino nero, l’Austria fa entrare dalla Germania solo 300 tir all’ora, causando lunghe code in Baviera.

Non avendo ottenuto il placet di Roma e Berlino, il governatore tirolese ha abbandonato il vertice, senza firmare il documento finale che è stato però condiviso da tutti gli altri partecipanti, anche dal ministro austriaco Andreas Hofer.

Il suo omonimo italiano Danilo Toninelli non è stato a Bolzano per impegni a Roma, ma ha fatto sapere che «non sono accettabili blocchi unilaterali del traffico che danneggiano sia l’ambiente sia i fatturati delle imprese nostrane». «L’Italia - ha aggiunto - è in primissima linea dal punto di vista dello sforzo economico, in ottica multimodale di trasferimento progressivo del traffico dalla gomma al ferro». Toninelli ha evidenziato i tre punti centrali del dossier Brennero: l’ottimizzazione della linea storica Rfi con miglioramenti finalizzati alla velocizzazione e all’aumento della capacità; una modulazione dei pedaggi secondo il principio «chi usa paga e chi inquina paga»; e infine una particolare attenzione sulla realizzazione della tratta d’accesso per il futuro tunnel del Brennero da Verona fino a Fortezza.

L’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, che tradizionalmente parla con un’unica voce, questa volta si è divisa sulla strategia da seguire per raggiungere una riduzione del traffico pesante, che è letteralmente esploso negli ultimi mesi e anni.

Quest’anno potrebbe essere raggiunto la soglia di 2,5 milioni di tir. Come ha ribadito il governatore altoatesino Arno Kompatscher «non firmare il documento sarebbe stato peggio».

«Non smettiamo di lavorare per uno spostamento immediato del traffico dall’asse del Brennero. Il tema è la salute dei cittadini, la tutela del delicato ecosistema alpino e la qualità della vita in generale», ha aggiunto Kompatscher. Il governatore trentino Ugo Rossi si è detto soddisfatto per le garanzie arrivate dal nuovo governo italiano a favore dell’alta velocità e l’alta capacità sulla linea del Brennero. Il presidente della Provincia di Trento ha precisato che la nota aggiuntiva del Tirolo «contiene punti condivisibili, ma non può essere firmata senza il memorandum». Il coordinatore Ue Pat Cox, organizzatore del vertice, si è detto dispiaciuto per la mancata firma da parte di Platter, ma ha sottolineato che «dopo lunghe trattative con i rappresentanti di Stati e Regioni possiamo finalmente intraprendere un passo fondamentale sul percorso comune per un corridoio sostenibile attraverso il Brennero».
Già domani gli interlocutori si rincontreranno a Innsbruck per una riunione della Piattaforma Corridoio del Brennero e Platter non sembra minimamente intenzionato a cedere in questo braccio di ferro.

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