Skialp / Il salvataggio

Da solo, sepolto dalla valanga: «Cerco chi mi ha sentito e ha dato l'allarme, stavo per morire congelato»

Domenica scorsa lo scialpinista è stato travolto sul Catinaccio, fra il rifugio Principe e il Gardeccia: «quei venti minuti finché è arrivato l’elicottero mi sono sembrati eterni ma devo veramente tanto a questa persona e voglio ringraziarla»

di Gigi Zoppello

Il messaggio è stato lanciato sulla pagina Facebook degli amici dell'Associazione Rifugi del Trentino. E’ lo scialpinista che domenica è stato salvato, sotto una slavina, nel Catinaccio.

«Vorrei ringraziare chi mi ha aiutato. Amico mio sconosciuto – scrive il miracolato – la grande passione che ci unisce per la montagna ci ha portati nello stesso posto per lasciarmi la vita. Ti sono e sarò per sempre grato per questo e per il senso di prudenza che da qui e in avanti avrà sempre più un ruolo importante per godere le nostre montagne».

Con queste parole inviate dallo scialpinista che domenica scorsa in Catinaccio è stato travolto da una valanga di piccole dimensioni che si è staccata tra i Rifugio Passo Principe Grasleitenpasshütte ed il Rifugio Vajolet ed è stato portato in salvo dal Soccorso Alpino. Il protagonista di questa storia a lieto fine, si trovava intorno a 2.400 metri, quando è avvenuto il distacco nevoso che lo ha coinvolto.

«Di fatto salendo mi ero accorto che quel traverso era carico di neve infatti come mostra anche la traccia del GPS, sono tornato indietro. Ero da solo. Stranamente c’erano poche persone quel giorno nella conca del Vajolet. Colpito dalla valanga, Dopo un’ora che armeggiavo mi sono reso conto che non riuscivo ad uscire da quel canale di neve.

Quindi ho incominciato a gridare aiuto, una persona, uno scialpinista che era verso il rifugio Vajolet mi ha sentito ed ha chiamato il Soccorso Alpino. Stavo congelando e quei venti minuti finché è arrivato l’elicottero mi sono sembrati eterni ma devo veramente tanto a questa persona e voglio ringraziarla. Frequento il Catinaccio spesso, certi gesti in montagna hanno sempre un grande valore!».

Quindi se qualcuno si riconosce nella persona che ha chiamato i soccorsi contatti l'Associazione Rifugi del Trentino.

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