Montagna / Eventi

Viaggio tra le storie dell'Adamello Brenta, tornano i martedì del Parco

Dal 10 maggio a novembre, una serie di appuntamenti fra passato e presente per approfondire una serie di tematiche riguardanti la vita e l'ambiente montano. Stasera a Tione si parlerà della nascita del Parco

di Giuliano Beltrami

STREMBO. Tornano questa settimana i "Martedì del Parco", incontri organizzati dal Parco naturale Adamello Brenta. Con due novità: prima, si torna in presenza dopo gli incontri in lontananza degli anni pandemici; seconda: insieme all'ente Parco a sostenere il filo conduttore ci saranno il Museo storico del Trentino e Aringa studio per History Lab (canale 602 del digitale terrestre).

Sì, perché con queste due organizzazioni l'Ente che ha sede a Strembo ha organizzato "Nel Parco: un viaggio fra le storie dell'Adamello Brenta", una trasmissione che ha raccolto in 7 puntate più di venti interviste sulla storia, l'evoluzione e le prospettive dell'area protetta.

Nelle serate de "I Martedì del Parco" (curate da Chiara Scalfi) la proiezione delle varie puntate della trasmissione costituirà il punto di partenza, seguito da una tavola rotonda moderata da Alessandro de Bertolini, curatore della realizzazione della serie, assieme a ospiti interni ed esterni al Parco.

Primo appuntamento il 10 maggio (gli incontri sono in programma il primo o il secondo martedì di ogni mese) a Tione, alle ore 20.30, presso la sede della nuova biblioteca, per parlare della nascita del Parco, dell'ingresso del comune (con il dibattito che animò la comunità locale), del rapporto con l'associazionismo e la Sat e così via. Inutile nascondere che quando, sul finire degli anni Ottanta, la Provincia (merito del vicepresidente Walter Micheli) varò la legge istitutiva dei Parchi naturali le diffidenze erano pesanti e le reazioni ruvide. Cos'è cambiato in 34 anni? Quale rapporto, e soprattutto quale "sentiment" ha la popolazione rispetto al Parco? E le Amministrazioni locali? E cosa ha fatto il Parco per farsi accettare? Insomma, tutti temi di attualità.

Nelle interviste della trasmissione televisiva si sono alternati coloro che oggi chiamiamo stakeholders (portatori di interesse: contadini, allevatori, cacciatori, ambientalisti, operatori turistici, turisti, ristoratori, alpinisti, semplici cittadini o rappresentanti delle istituzioni e delle realtà associative).

Il secondo incontro è in programma per il 7 giugno a Pinzolo. E di cosa si può parlare nel capoluogo dell'alta Rendena se non di allevamento, problematiche europee, rapporto con il turismo?

Il 5 luglio a Dimaro si parlerà fra l'altro della Val Meledrio come antica via di transito, del significato storico del comparto "proto-industriale" di Dimaro-Carciato della lavorazione del ferro e del legno.

Il 2 agosto a Ville d'Anaunia l'incontro verterà sull'apicoltura, sulla cura dei prati e dei pascoli, sulla filiera lattiero-casearia, sulle Asuc e sulla proprietà collettiva.

Il 20 settembre a Molveno sul tavolo ci saranno lo sviluppo urbanistico dei comuni di montagna, i rifugi alpini (ieri e oggi) e la costruzione dei sentieri di montagna (il caso delle Bocchette).

Il 4 ottobre si tornerà nelle Giudicarie, e precisamente a Stenico, per parlare della cura e dello sfruttamento del bosco e dell'orso.

L'8 novembre a Valdaone è previsto un bagno di nostalgia: "Come si viveva un tempo, come si vive oggi: un secolo di cambiamenti". E nei cambiamenti epocali c'è l'industria idroelettrica, che in Valle di Daone ha delle grandi cattedrali.

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