Villa Romana di Isera: accordo per il rilancio anche turistico

Il sito archeologico di Isera con i resti di una villa romana urbano rustica, costruita in prossimità della antica via Claudia Augusta, potrà diventare una delle attrattive culturali e turistiche della Vallagarina grazie a un accordo tra Provincia autonoma di Trento e Comune di Isera che, insieme, si impegneranno per il rilancio di una testimonianza unica in Trentino dell’età romana.

La delibera è stata approvata oggi dall’esecutivo provinciale su iniziativa dell’assessore provinciale alla cultura, Tiziano Mellarini. L’accordo prevede la realizzazione da parte della Provincia di una copertura, così da garantire la protezione dei resti della villa romana e la fruizione continuativa del sito.

Dal canto suo, il Comune di Isera, oltre a gestire il sito archeologico, realizzerà un percorso espositivo, aperto ai visitatori e organizzerà attività didattiche, formazione e divulgazione, in collaborazione anche con la Soprintendenza.

La villa fu scoperta poco dopo la seconda guerra mondiale, durante la costruzione della scuola d’infanzia del paese. È un grande complesso architettonico dipendente da una proprietà agricola, a testimonianza che fin dall’epoca augustea le popolazioni qui erano dedite all’agricoltura.

Si articola in due parti distinte e complementari: la pars urbana, dotata di sale di rappresentanza, ambienti di soggiorno e aree balneari decorate da affreschi e mosaici, e la pars rustica, composta dalle strutture e dai locali necessari al funzionamento produttivo della villa.

La Fondazione Museo Civico di Rovereto organizza tutt’oggi, su prenotazione, visite guidate per scolaresche o gruppi.

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