Nuova mobilità e connessioni transalpine: convegno giovedì

Connessioni, alleanze e cooperazione a livello non solo nazionale, ma anche e soprattutto europeo. Devono essere questi i principi sui quali fondare la nuova mobilità futura, intervenendo con maggiore concretezza sul settore ferroviario. Questo perché quello che viene definito come «Sprawl urbano», ovvero la rapida e disordinata crescita delle città, ha portato ad un minor utilizzo e sviluppo del trasporto pubblico locale ed un aumento significativo delle auto private. 

Un problema non di poco conto, considerata l'ormai sempre maggiore difficoltà per le zone più lontane dai grandi centri cittadini di mettersi in contatto con essi.

Tutto questo comporta dunque una congestione delle reti ed una crescita dei costi ambientali, con l'offerta dei servizi pubblici di trasporto che non riescono più a soddisfare la domanda di mobilità.

In questo contesto si cala il convegno organizzato per il 17 novembre (Consorzio dei Comuni trentini, via Torre Verde 23, orario 14.30–18), «Verso una nuova mobilità per le connessioni transalpine: tra paesaggio, urbanistica e trasporto». Un incontro per discutere delle connessioni transalpine e delle loro opportunità di sviluppo e per concentrarsi sulla figura del «sistema alpino», visto non solo come una barriera naturale collocata al centro dell'Europa ma come uno spazio di sviluppo economico, con grandi potenzialità e possibilità di crescita.

«Le connessioni ferroviarie da nord a sud tagliano le Alpi per arrivare nel minor tempo possibile alle realtà metropolitane - commenta l'assessore alle infrastrutture e all'ambiente della Provincia di Trento, Mauro Gilmozzi - La mobilità rapida è certamente fondamentale, tuttavia si dovrebbe lavorare anche per ampliare queste tratte e dar loro un orientamento più paesaggistico e naturale. Per fare ciò non possiamo però lavorare da soli, ma dobbiamo cooperare con istituzioni nazionali ed a livello europeo, creando alleanze che ci permettano di pensare anche ad investimenti importanti per progetti che siano solidi, concreti e durino nel tempo».

Concorda con l'assessore anche Massimo Girardi, presidente dell'Associazione Transdolomites: «Il convegno sarà una splendida opportunità di confronto ed innovazione. La sfida che siamo pronti ad affrontare è certamente impegnativa ed ha bisogno di una squadra che si occupi tanto del livello nazionale quanto quello regionale. Urbanistica e mobilità sono temi che devono procedere di pari passo, soprattutto quando parliamo di contesti internazionali».

Il 17 novembre dunque, dopo una prima parte dedicata alle «Sfide della mobilità transalpina», la seconda si occuperà delle «Esperienze territoriali». Il giorno successivo invece, Transdolomites in collaborazione con Trentino Trasporti ed il Comune di Cles, organizza il «Treno storico Trento - Cles», che vedrà poi un'ulteriore dibattito sulla nuova mobilità.

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