Silurato in Francia Monsieur Meteo per aver attaccato i "catastrofisti del cambiamento climatico"

«Bavaglio a Monsieur Meteo»: a poche settimane dall’avvio della Conferenza internazionale sul clima di Parigi (Cop21), Phillppe Verdier, capo del servizio meteorologico di France Tèlèvisions denuncia il suo allontanamento dalla televisione di Stato. Il motivo - spiega lui, che fino a poco fa presentava le edizioni del meteo delle 13 e delle 20 su France 2, la rete ammiraglia della tv pubblica - è «Climat Investigation», l’ultimo libro in cui denuncia gli «eccessivi allarmismi» e il «catastrofismo» sui cambiamenti climatici e la «farsa» della Cop21 che a suo avviso non serve a niente.

«Sono senza parole. Hanno colpito la mia libertà d’espressione», ha protestato il giornalista richiamando così uno dei valori fondamentali della Rèpublique. Allontanato ormai da circa una settimana da France 2 e rapidamente sostituto Verdier è tornato a parlare questa mattina. In un’intervista a Europe 1, ritiene «del tutto possibile» che l’ordine di scartarlo sia arrivato direttamente dal presidente Hollande a cui, tra l’altro, ha inviato una lettera aperta. «La Francia - si legge nella missiva rivolta al capo dello Stato e pubblicata insieme al suo libro - accoglierà la Cop21, conferenza delle Nazioni Unite sul clima. I suoi consiglieri l’avranno sicuramente informata che non servirà a niente, esattamente come le venti precedenti. Allora perchè continuare a far finta di salvare il pianeta?». E ancora: «Lei esagera ogni volta per sottolineare la sua volontà di riunirsi con le altre potenze e sventare l’annunciato cataclisma. Ma nelle sue parole ritrovo a stento la sincerità e l’intenzione di agire in modo posato e costruttivo. Nelle sue mani, il clima non è che una carta come tutte le altre». Poi l’affondo: «Caro presidente, sogno che lei possa piantare un albero nei giardini dell’Eliseo, un albero che possa rappresentare tutto il popolo francese. Eppure chi la viene a trovare conosce solo il contatto dei pneumatici delle berline sul selciato».

Dopo il fallimento della scorsa edizione di Copenaghen, nel 2009, la prossima Cop21 vedrà riuniti a Le Bourget, alle porte di Parigi, dal 30 novembre all’11 dicembre,i grandi leader di tutto il mondo. Obiettivo? Raggiungere un accordo globale, ambizioso e vincolante per contenere sotto l’asticella dei due gradi centigradi l’aumento del riscaldamento globale. Nel video promozionale del suo libro diffuso su internet colui che fino a poco fa era il rassicurante «Monsieur Meteo» della tv pubblica lancia accuse pesantissime. «Ho deciso di parlarvi, di dirvi ciò che ci viene volontariamente nascosto», dice rivolgendosi alla telecamera, parlando in giacca di pelle, da una spiaggia al tramonto. «Oggi - aggiunge - siamo ostaggio di uno scandalo planetario sul riscaldamento climatico.

Una macchina da guerra il cui obiettivo è mantenerci nella paura. Alla base ci sono scienziati manipolati, politicizzati, conflitti di interesse, corruzione, scandali sessuali...politici al servizio della propria immagine e della loro sete di potere, media accecati che si incartano e censurano dietro alle pressioni dei loro azionisti e della pubblicità».

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