Fær Øer, i difensori delle balene processati: c'è anche un'italiana

C'è anche un'italiana originaria del Bellunese, Alice Rusconi Bodin, fra i cinque attivisti di Sea Shepherd arrestati il 12 agosto alle Fær Øer (protettorato danese nell'Atlantico del nord, al largo della Scozia) mentre manifestavano contro la mattanza di cetacei (in particolarie di globicefali, una via di mezzo tra un delfino e una balena).

C'è anche un'italiana originaria del Bellunese, Alice Rusconi Bodin, fra i cinque attivisti di Sea Shepherd arrestati il 12 agosto alle Fær Øer (protettorato danese nell'Atlantico del nord, al largo della Scozia) mentre manifestavano contro la mattanza di cetacei (in particolarie di globicefali, una via di mezzo tra un delfino e una balena).

Insieme con la giovane, 35 anni, sono stati fermati quattro attivisti (un francese, un olandese, un inglese e un americano) che da quadi un mese partecipavano alle azioni di disturbo messe in atto nel mare delle Fær Øer per rilanciare la condanna di quella che gli indigeni considerano un'attività tradizionale. Le denunce da parte degli ecologisti preoccupano per la pubblicità negativa le autorità locali, che hanno parlato di un possibile calo dell'affluenza turistica a causa delle critice a questa e a altre attività che colpiscono la fauna marina.

La Sea Shepherd Conservation Society, che ha la base negli Stati Uniti, fu fondata nel 1977 dal noto ambientalista Paul Watson, che tuttora la presiede: nel mirino degli eco-pirati sono finite spesso le nazioni che praticano o praticavano la caccia commerciale o ingannevolmente "scientifica" ai cetacei e alle foche, come Norvegia, Islanda e Giappone.

I metodi dell'organizzazione animalista, che contemplano anche atti diretti di sabotaggio alle imbarcazioni attive nella caccia, sono stati ripudiati da altri sodalizi che condividono le medesime battaglie ma soltanto in un'ottica nonviolenta, fra queste Greenpeace.

Nel caso della settimana scorsa, peraltro, l'azione attuata da Alice Rusconi Bodin e dai suoi quattro compagni è stata del tutto pacifica. Sea Shepherd ha diffuso un video che illustra l'intervento finito con l'arresto dei cinque attivisti: "Il 12 agosto 2015, alle Fær Øer, un elicottero Atlantic Airways ha avvistato un numeroso branco di globicefali. Le balene sono state spinte fino alla spiaggia Sandavagur, dove sono state trafitte. Una piccola barca di Sea Shepherd ha tentato di difenderle dall'attacco e cinque volontari sono stati arrestati. Le balene abbattute sono state 61".

In un post di due giorni fa in Fb, Alice comunica un aggiornamento della situazione e invita a sostenere la battaglia in difesa della fauna marina: Cari amici, grazie per il vostro sostegno e affetto, sono commossa! Sto bene!
Sono stata rilasciata in attesa del processo, nel frattempo Operazione Sleppid Grindini continua, ancora molti delfini devono essere difesi, quindi capite che ora non ho il tempo di rispondere a tutte le persone che mi scrivono.
Per rimanere aggiornati su quello che succede basta seguire la pagina di Sea Shepherd Italia.
Se volete dare il vostro contributo e aiutarmi diffondete le informazioni su ciò che succede in queste isole e protestate presso le autorità danesi ed europee! Aderite alle iniziative di Stand Up 250!
Per gli Oceani!

IL VIDEO DELL'AZIONE ALLE FÆR ØER


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