“Trieb”, ovvero quando le vittime sono le donne

È la violenza sulle donne a guidare l’ultimo lavoro di Controra, compagnia trentina di teatro danza e danza contemporanea.
Trieb - questo il titolo della creazione - nasce da un’idea di Natascia Belsito e sarà in scena per la prima volta oggi, 8 maggio alle ore 20.45 al Teatro di Villazzano per «Teatro Danza - Un linguaggio da scoprire».

Sul palco saliranno Natascia Belsito, Andrea Deanesi e Fannj Oliva. Al termine si terrà un dibattito sul tema della violenza di genere che fa molto discutere, anche tra fraintendimenti voluti e cercati per scopi strumentali.

Trieb in tedesco significa “istinto”, o meglio ancora “pulsione”. Una pulsione come motore proprio del cervello che va alla ricerca di qualcosa. Fu proprio il padre della psicanalisi, Sigmund Freud, a definire Trieb la percezione da parte dell’io di qualcosa che spinge, che sprona, che dirige, che pungola l’essere umano ad agire verso qualcosa o meglio verso qualcuno. È proprio questa idea di pulsione a ispirare la nuova creazione di Controra, compagnia di danza contemporanea e teatro danza con base a Trento, che tocca il tema della violenza sulle donne.

Natascia Belsito, insieme a Fannj Oliva e Andrea Deanesi, indaga uno dei temi più controversi della società contemporanea attraverso una serie di quadri che metaforicamente conducono nel vissuto dei protagonisti.

Dipendenza, possesso, sopraffazione sono le pulsioni che caratterizzano la prima parte del lavoro e che emergono fortemente insieme a un sentimento di confusione, che disorienta nella scelta di ciò che è bene e ciò che è male per se stessi e per gli altri. La seconda parte è invece orientata a una pulsione uguale ma opposta: quella che spinge i personaggi a voler uscire da una situazione ingiusta e soffocante, quella che guida un cambiamento, quella che libera e alleggerisce.

La ricerca di «Trieb» è un tentativo di elaborazione, una forte tensione verso il bene e l’amore per se stessi e per gli altri, un lavoro duro che racconta di percorsi faticosi ma che vuole lasciare spazio a interpretazioni positive, che aprono alla speranza e al cambiamento.
Al termine, dibattito sul tema della violenza di genere con Alessia Tuselli, ricercatrice del Centro Studi Interdisciplinari di Genere dell’Università di Trento; Carla Maria Reale, dottoranda in diritto costituzionale dell’Università di Trento; Cristina Garniga e Ivan Pezzotta operatori dell’equipe CambiaMenti, percorso antiviolenza per uomini.

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