Marco Pandolifi e Mauro Ferrarese, serata blues ai Conti di Arco

Serata musicale con due celebrità della scena blues italiana come Marco Pandolfi e Mauro Ferrarese, giovedì 30 agosto, alle 21, ai Conti in piazza Marchetti 2, ad Arco.

Nella scuola dei bluesman italiani, il chitarrista e armonicista Marco Pandolfi occupa un posto di prestigio. Sulla scena da oltre vent’anni, ha partecipato due volte (2006 e 2011) all’International Blues Challenge di Memphis in Tennessee (USA). Ha collaborato con alcuni dei più noti bluesmen a livello mondiale (Richard Ray Farrell, Paul Oscher, Bob Margolin, Harvey Brooks, Preston Hubbard, Bob Corritore, Willie King e molti altri). Ha partecipato a importanti festival blues sia internazionali come il Freedom Creek Blues Festival in Alabama e il Rosedale Blues Festival in Mississippi, che nazionali. Nel 2008 è stato l’unico invitato non statunitense al terzo Delta Groove All Star Blues Revue a Clarksdale (Mississippi). È stato l’ospite speciale al secondo Rocky Mountain Harp Blowdown di Denver (Colorado) e, nel febbraio 2011, l’invitato internazionale al Way Of Blues Revue a Jackson, un evento che riunisce in un unico spettacolo alcuni dei bluesmen di spicco del Mississippi. Nel novembre 2013, con il suo trio che comprende Federico Patarnello alla batteria e Lucio Villani al conrabbasso, si è aggiudicato la vittoria nella finale italiana all’European Blues Challenge conquistando così la partecipazione alla finalissima europea di Riga (Lettonia) nell’aprile 2014.

Mauro Ferrarese: nasce musicalmente e come artista di strada durante un periodo passato a New Orleans, per le strade della città sul Mississippi "sente" il blues e la musica popolare d'oltreoceano non solo come una passione ma come una vera professione. Il suo repertorio segue le impronte dei grandi padri del blues rurale nato tra gli anni '20 e i '40, delta e Texas Blues, Ragtime, Gospel allargando ulteriormente il campo musicale alle conzoni di W. Guthrie, H. Williams, J. Rodgers ed ai tradizionali dell'epoca. Partecipa ad alcuni Blues festival nazionali (Pistoia, Macallè) , ma è un musicista "on the road" in senso stretto, come lui stesso sottolinea "la strada è il migliore palcoscenico per un uomo di blues"pertanto non manca mai ad appuntamenti con vari busker festival: Bergolo, Ferrara, Schio, Lugano e Galvay. La sua voce, il dobro (chitarra con il corroin in metallo) e il piede o il tamburello ricalcano in modo personale il copione scritto ormai quasi un secolo fa dai maestri di questo genere.

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