Capodanno in piazza a tutta «dance» con la Divina Band

di Fabio De Santi

È affidata alla Divina Band la colonna sonora del Capodanno in Piazza Duomo a Trento. A partire dalle 23 di domani la Divina Band proporrà uno spettacolo in cui costumi e coreografie faranno da sfondo a famosissime hit italiane e internazionali degli anni '70 e '80 con interpretazioni in rigoroso stile vintage di indimenticabili artisti quali Madonna, Village People e Bee Gees. Di questo show, organizzato dal Comune insieme all'Apt con il contributo di Radio Italia Anni '60, Itas e Dolomiti Energia, abbiamo parlato con la vocalist del gruppo piemontese Giulia Coda.

Giulia, quando e con quale obiettivo è nata la Divina Band?

Siamo in circolazione dal 1999 e fin da subito abbiamo avuto chiaro l'obiettivo di creare uno spettacolo coinvolgente e che sapesse intrattenere a pieno il pubblico. Con gli anni la formazione si è rinnovata puntando sempre sull'introduzione di novità nei nostri spettacoli.

Che tipo di show proporrete per il Capodanno a Trento?

Lo show che porteremo in Piazza Duomo rappresenta quello che siamo. La miglior musica dance degli anni 70/80/90/2000 fino ai giorni nostri sarà la colonna sonora di uno spettacolo dinamico, coinvolgente, stravagante e ricco. Tra cambi d'abito tempestivi, coreografie e coinvolgimento vi faremo sicuramente divertire.

Quali sono i brani che non mancheranno in questo spettacolo?

In scaletta ci sono tutti i grandi classici della musica dance e non del secolo scorso. Questo senza dimenticare i temi delle grandi colonne sonore di film come Footloose o The Blues Brothers e ancora brani di Madonna, Abba e Bon Jovi.

Ci saranno anche omaggi alla canzone italiana e a chi in particolare?

Nei nostri live non può assolutamente mancare la grande musica italiana. Accanto ai big dell'italo dance italiana come Ivana Spagna, Raf, Gazebo, Gigi D'Agostino non mancheranno i grandi classici targati Raffaella Carrà, Renato Zero e i Ricchi e Poveri.

Se ti chiedessi qual è il punto di forza della Divina Band?

Direi lo spettacolo nel suo complesso, la voglia che ognuno di noi ha di trasmettere a chi ci ascolta almeno tre ore di divertimento senza pensieri. Senza dimenticare l'energia che riusciamo a sprigionare sul palco.

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