Finardi: 40 anni di musica ribelle Sabato 28 ottobre sarà a Riva

di Fabio De Santi

Eugenio Finardi ha scelto di tornare in tour con uno spettacolo tutto nuovo sotto la sigla di 40 anni di Musica Ribelle - Diesel Edition che presenterà anche in Trentino, nel concerto in programma sabato 28 ottobre al Palacongressi di Riva del Garda.  

Una serie di live che per Finardi arrivano a quarant’anni dall’uscita di Diesel il disco del 1977 pubblicato per la leggendaria etichetta Cramps, che lo ha portato al successo e in cui sono contenuti, oltre alla canzone-manifesto «Diesel», alcuni tra i brani più rappresentativi della sua carriera, come «Giai Phong», «Non è nel cuore» e «Scimmia».

Anche per questo, nel corso del concerto a Riva del Garda, il cantautore nato a Milano nel 1952, proporrà una scaletta incentrata su «Diesel» utilizzando gli arrangiamenti originali degli anni ’70 e regalando riflessioni inedite sulla nascita dei brani del disco e sul metodo di lavoro in studio, completamente diverso da quello di oggi.
Riportare dal vivo l’opera contenuta in «Diesel», per Eugenio Finardi significa far conoscere al pubblico un mondo musicale e umano prezioso: un’iniziativa che non ha nulla dell’«operazione nostalgia», e che è mossa invece dall’esigenza di rispondere a domande che sono attuali in questo terzo millennio come lo erano quarant’anni fa.

La lavorazione di questo disco aveva coinvolto alcuni tra i migliori musicisti italiani, tra cui Walter Calloni, Alberto Camerini, Patrizio Fariselli e Paolo Tofani, chiamati a raccolta da Finardi per realizzare, partendo dai brani che aveva scritto, un progetto musicale che prese vita e identità proprio durante le registrazioni: questo a testimonianza di un approccio «libero» forse oggi smarrito e che risultò essere una pietra miliare della musica italiana, grazie alla forza della poetica di Eugenio Finardi che qui trova la sua prima espressione compiuta, ma anche grazie alla libertà creativa concessa a ciascun musicista coinvolto, in una sperimentazione continua testimoniata anche dal ritrovamento delle «sessions» originali.

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