Quattro musicisti che da anni si muovono sotto l'inquietante sigla di Satan is my brother (nella foto provocazione) propongono un omaggio ad un genio ribelle del cinema e della pittura inglese, Derek Jarman . Sono queste le coordinate dell'evento di questa sera, dalle 21 alla Bookique , realizzato in collaborazione con il Festival Scirocco ed Effetto Notte che prevede la proiezione e la musicazione del vivo del film Shadow of the Sun di Derek Jarman . L'artista inglese, noto per il suo «Caravaggio» (che lanciò Tilda Swinton) e per «Jubilee», capolavoro punk con la musica di Brian Eno, nelle immagini di «In the Shadow of the Sun» ha raggiunto il culmine di una serie di esperimenti visivi iniziati nel 1965, quando fu commercializzata la rivoluzionaria pellicola super-8, e terminati nel 1980, quando il film incontrò per la prima volta lo sguardo del pubblico al Festival di Berlino. Il risultato viene descritto come «una pura suggestione visiva di forme e colori, creata girando più volte sulla stessa pellicola e selezionando tra decine di ore di girato».

Grazie a questa tecnica Jarman sentiva di riuscire a generare quella che chiamava una «poetica del fuoco» e a rappresentare al meglio il suo immaginario più profondo. L'ispirazione gli era venuta dalla lettura degli «Studi sull'alchimia» di Carl G. Jung e «In the Shadow of the Sun» non ha dunque un rigido filo narrativo, ma come un sogno passa da una sequenza di immagini cariche di simbologia all'altra, spingendo al limite le qualità visive della pellicola, in uno spazio magico-simbolico tra cinema e pittura. La colonna sonora era stata scritta ed eseguita dai Throbbing Gristle, inventori del genere industrial, la cui eredità è stata raccolta dai milanesi Satan is my brother, che nella nuova musicazione intreccia batteria, basso, tastiera, sax, trombone e vari livelli di musica elettronica che danno vita ad ambientazioni dark ambient e free jazz conducendo l'ascoltatore in una giungla sonora.