Castel Caldes, dal 6 giugno la discussa mostra con le opere della collezione Sgarbi-Cavallini

Dal 6 giugno al 3 novembre castel Caldes, in val di Sole, in Trentino, ospiterà una mostra con 80 capolavori della collezione Sgarbi-Cavallini. Una mostra che ha scatenato anche le polemiche politiche sul ruolo del neopresidente del Mart.

Un percorso lungo quattro secoli che, dalla seconda metà del Quattrocento, verrà raccontato attraverso una selezione intitolata «Da Niccolò dell’Arca a Francesco Hayez».

La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Cavallini-Sgarbi, la Fondazione Elisabetta Sgarbi e la direzione artistica di Contemplazioni, è organizzata dall’Apt della val di Sole e promossa dalla Provincia autonoma di Trento, dal Castello del Buonconsiglio, dal Comune di Caldes, da Trentino Marketing e dalla Comunità della valle di Sole.

Dalla casa della famiglia Sgarbi a Ro Ferrarese dipinti e sculture saranno portati a Caldes.

La collezione è frutto della ricerca di Vittorio Sgarbi e della madre, Rina Cavallini, che ha acquistato opere alle aste in ogni angolo del mondo. «Ogni tappa è un omaggio al genio collezionista di Vittorio Sgarbi, che in poco più di quarant’anni ha raccolto, studiato, scoperto capolavori assoluti; al genio dei miei genitori, Rina Cavallini e Giuseppe Sgarbi; a una famiglia che al bello e alla cultura ha dedicato la propria esistenza», ha commentato la sorella di Sgarbi, Elisabetta, editore de La Nave di Teseo e presidente della Fondazione Elisabetta Sgarbi.

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